I conti in rosso per Forza Italia
Bergamo fa da sé per affitto e bollette

Prima il taglio al finanziamento pubblico ai partiti, ora Silvio Berlusconi che chiude i cordoni della borsa (in vent’anni ha versato 98 milioni...) e lancia – a mezzo stampa – l’allarme conti in rosso per Forza Italia. Al coordinamento provinciale si fa da sé per affitto e bollette varie.

Prima il taglio al finanziamento pubblico ai partiti, ora Silvio Berlusconi che chiude i cordoni della borsa (in vent’anni ha versato 98 milioni...) e lancia – a mezzo stampa – l’allarme conti in rosso per Forza Italia.

In realtà i cordoni della borsa il Cavaliere li ha chiusi già da parecchi mesi, creando un effetto domino che si è sentito anche a livello locale. «La Nuova Forza Italia non ha mai ricevuto un euro e va avanti con i suoi soldi» dicono gli azzurri locali.

Al coordinamento provinciale si fa da sé per affitto e bollette varie, nel senso che parlamentari e consiglieri regionali ci mettono del loro, contribuiscono con una quota. Niente obblighi stesi nero su bianco, semmai più un «codice deontologico» che prevede che gli eletti versino un tot: ai parlamenti si richiedono 800 euro al mese, ai consigliere regionali 500.

«Nessuno pretende ne può obbligare a versare soldi, è più un impegno morale a sostenere il partito » rileva il parlamentare Gregorio Fontana. Impegno che, a quanto si sussurra, non tutti provvederebbe a rispettare. Le bocche restano cucite a riguardo. Ma Fontana avverte: «Nel caso qualcuno se ne “dimentichi” poi se ne tiene conto quando si tratta di decidere la ricandidatura». Insomma se uno non paga e non è in regola con i versamenti si può scordare un’eventuale corsa per il bis.

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