Il Comitato di Santa Lucia:
«Ex Enel, avevamo ragione noi»

Com’era prima, come era nei rendering, come cresceva nel cantiere e come è oggi. Un residente di Santa Lucia, Ernesto Paganoni, ha seguito da vicino - vicinissimo, dal suo terrazzo - l’evolversi della situazione nell’area ex Enel. E lo ha documentato fotograficamente

Com’era prima, come era nei rendering, come cresceva nel cantiere e come è oggi. Un residente di Santa Lucia, Ernesto Paganoni, ha seguito da vicino - vicinissimo, dal suo terrazzo - l’evolversi della situazione nell’area ex Enel. E lo ha documentato fotograficamente, con diversi scatti che testimoniano le fasi di cantiere, aperto da quasi 4 anni.

Non è la prima volta che i residenti del quartiere lamentano un mancato coinvolgimento delle diverse amministrazioni nella progettazione dell’intervento di recupero dell’ex sede Enel. Più volte, attraverso il Comitato di quartiere Santa Lucia hanno chiesto di essere ascoltati, senza successo. A giochi fatti resta loro una sola «consolazione»: dire che «avevano ragione».

Adesso che i quattro nuovi edifici sono sorti e sono lì in bella vista, scoperti dai teli di cantiere, i candidati sindaci, sulle pagine de «L’Eco» hanno criticato - chi più, chi meno - le modalità di cementificazione dell’area. È proprio a partire dalle reazioni di chi si candida ad amministrare la città che Ernesto Paganoni dice la sua in una lettera alla redazione: «Ringraziando Gori che “avrebbe visto volentieri due piani in meno” , ringraziando Isnenghi che definisce “obbrobrio” l’intervento dell’ex Enel, Franco Tentorio che scarica tutta la responsabilità alla giunta Bruni e anche l’ex sindaco Bruni che ha il pudore di non difendersi, noi ci troviamo l’ennesimo intervento “oversize” a imbruttire per sempre un’altra strada di Bergamo - scrive Ernesto Paganoni -. Certamente possiamo dire che avevamo ragione».

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