In città non c’è la mini Imu
Ma gli uffici presi d’assalto

Sono bollenti in questi giorni le linee telefoniche dell’ufficio tributi del Comune. Venerdì 24 gennaio è una data segnata di rosso per i contribuenti. Due le scadenze in calendario, nell’intricato ingorgo di tasse e imposte di inizio anno: mini Imu e Tares, la tassa sui rifiuti.

Sono bollenti in questi giorni le linee telefoniche dell’ufficio tributi del Comune. Venerdì 24 gennaio è una data segnata di rosso per i contribuenti. Due le scadenze in calendario, nell’intricato ingorgo di tasse e imposte di inizio anno: mini Imu e Tares, la tassa sui rifiuti.

«A Bergamo si paga o non si paga la mini Imu?»: la domanda è diventata un po’ il leitmotiv di moltissime telefonate che stanno arrivando al Servizio tributi di via Sora. «No, non si paga in quanto per la prima casa abbiamo mantenuto sia nel 2012 che nel 2013 l’aliquota base del 4 per mille» spiegano dagli uffici.

I cittadini quindi non dovranno versare nessuna coda dell’imposta 2013 sull’abitazione principale ovvero il 40% della differenza tra l’aliquota base del 4 per mille e gli aumenti fino al 6 per mille che sono stati deliberati da moltissimi Comuni italiani (2.401).

Nella Bergamasca sono 121 le amministrazioni che hanno stabilito un’aliquota superiore a quella standard del 4 per mille. Bergamo non è tra queste. I proprietari di abitazioni principali situate nei Comuni che hanno applicato nel 2013 un’aliquota superiore allo 0,4% statale devono tornare alla cassa a poco più di un mese dal saldo del 16 dicembre per versare il 40% della differenza tra l’Imu annua calcolata con le regole comunali (aliquote e detrazioni) e quella risultante dalle norme statali.

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