Le indagini sul raid al Donizetti
Caccia agli anarchici di sinistra

Si stringe il cerchio attorno ai due autori del raid antisemita al teatro Donizetti di due settimane fa quando, all’indomani della «Giornata della memoria» erano comparse scritte antisemite sui muri esterni dell’edificio, facendo rabbrividire e indignare la città.

Si stringe il cerchio attorno ai due autori del raid antisemita al teatro Donizetti di due settimane fa quando, all’indomani della «Giornata della memoria» erano comparse scritte antisemite sui muri esterni dell’edificio, facendo rabbrividire e indignare la città.

Le indagini della polizia hanno permesso, proprio sulla base del contenuto delle scritte, di accertare almeno l’area di appartenenza degli autori: si tratterebbe degli anarchici di sinistra.

Tra le scritte comparivano diverse Stelle di David paragonate alle svastiche, seppure disegnate al contrario, oltre a «Bergamo ama (con il simbolo del cuore) la Palestina» e «Israele boia». Proprio contenuti delle scritte e le successive indagini della digos hanno consentito di circoscrivere l’area di appartenenza degli autori, che non sono però ancora stati identificati.

Il cerchio attorno a loro si sta però inevitabilmente stringendo, benché dalle riprese video delle telecamere della sorveglianza comunale le loro facce non fossero riprese nei dettagli, visto che i due autori del raid avevano preso tutte le precauzioni possibili per rendersi irriconoscibili, ben consci della presenza delle videocamere in tutta la zona.

Gli inquirenti hanno indagato in tutti gli ambienti e le correnti: dall’estrema destra all’estrema sinistra, dagli antagonisti ai centri sociali, fino agli anarchici. E proprio quest’ultima area sarebbe stata individuata come quella di appartenenza dei due autori del raid. Due settimane fa, quando erano comparse le scritte, l’intera città si era detta indignata: le scritte erano state cancellate nella mattinata di mercoledì, ventiquattr’ore dopo la loro comparsa sui muri del Donizetti.

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