Legge elettorale, accordo Pd-Fi
37% la soglia premio, sbarramento 4,5%

Quasi fatta per l’accordo sulla legge elettorale. Via libera al 37% per il premio di maggioranza, mentre scende dal 5 al 4,5%, la soglia di sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione.

Quasi fatta per l’accordo sulla legge elettorale. Via libera al 37% per il premio di maggioranza, mentre scende dal 5 al 4,5%, la soglia di sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione.

Sarebbe questo - secondo quando viene riferito - uno dei punti dell’accordo tra Fi e Pd sulla riforma della legge elettorale. Dovrebbe essere poi stato fissato a 45 giorni il limite per la delega al governo per ridisegnare i collegi.

Resta di 15 punti percentuali al massimo il premio che scatta con la proposta di nuova legge elettorale per la coalizione che raggiunge o supera la soglia del 37%. Il premio - secondo quanto si apprende nell’intesa che sarebbe stata raggiunta - resta infatti al massimo del 55%.

“Mai più larghe intese grazie al ballottaggio, mai più potere di ricatto dei piccoli partiti, mai più inciuci alle spalle degli elettori,

mai più mega circoscrizioni. Con l’intesa sulla legge elettorale, nonostante i professionisti della critica, il

passo avanti è enorme”. E’ il commento di Matteo Renzi su Facebook .

“Dopo anni di melina - afferma Renzi - in qualche settimana si passa dalle parole ai fatti. Ma non fermiamoci qui. Adesso possiamo passare al superamento del Senato e delle Province, all’eliminazione dei rimborsi ai consiglieri regionali e alla semplificazione delle competenze. Ma soprattutto al Jobs Act, il piano per il lavoro. Stiamo semplicemente mantenendo gli impegni presi con le primarie dell’8 dicembre. Senza paura, a viso aperto”.

“Le riforme istituzionali, la legge elettorale e la fine del bicameralismo paritario che rappresenta una cosa obsoleta nel nostro paese, sono fondamentali per la stabilità e per mandare avanti il nostro paese. È una buona notizia per l’Italia se riusciamo a farle”. Lo ha detto il premier Enrico Letta a Bruxelles.

“A Enrico Letta è chiaro che la fretta sulla legge elettorale serve a Renzi per farlo fuori e votare a maggio? #iltacchinochevuoleilnatale”. È quanto scrive su Twitter il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia,

Giorgia Meloni.

“Ma il patto è stato ormai raggiunto, perché non dovrebbe tenere? Sono certo che supererà anche la prova del voto segreto...”. Così l’esponente di Forza Italia, Denis Verdini “Perché è stata scelta la soglia del 4,5%? Perché - risponde Verdini - ci è sembrato un punto giusto di caduta. Del resto, il 4,5% è un numero come un altro, esattamente come il 4 o il 5. Non vedo quale sia la differenza...”. Per quanto riguarda invece la norma cosiddetta ’salva-Legà, l’esponente di Forza Italia osserva che “la richiesta da cui si era partiti era un pò diversa ma, alla fine, anche qui mi sembra si sia raggiunta un’intesa accettabile”.

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