E sul dna è scontro tra i giudici
sul prelievo al padre di Bossetti

Si profila una battaglia diplomatica su un altro dna, quello di Giovanni Bossetti, il padre anagrafico di Giuseppe. Il gip Maccora sarebbe intenzionato a invitare il pm Ruggeri ad un prelievo del codice genetico.

Leggi le 10 pagine speciali su L’Eco di Bergamo del 18 giugno

Si profila una battaglia diplomatica su un altro dna, quello di Giovanni Bossetti, il padre anagrafico di Giuseppe, nel solco della guerra di posizione che da un paio d’anni il pm Ruggeri sta combattendo con il gip Ezia Maccora: iniziata con la richiesta di archiviazione per Mohammed Fikri presentata dalla Procura e arrivata a una tregua quando il fascicolo per favoreggiamento aperto nei confronti del marocchino era finito a un altro gip.

Il giudice preliminare si era più volte contrapposto alla Ruggeri, chiedendo che il fascicolo prodotto fosse rimpinguato di carte che il pm cercava di non scoprire per non compromettere l’indagine parallela (quella nei confronti dell’allora Ignoto 1), oppure non considerando all’altezza le traduzioni delle telefonate di Fikri.

Anche stavolta, secondo indiscrezioni, parrebbe riproporsi la contrapposizione tra la Maccora e la Ruggeri. Il giudice sarebbe intenzionato a invitare il pm ad un prelievo del codice genetico nei confronti del padre legittimo del presunto omicida, per fugare qualsiasi dubbio. Il pm, forse memore dei precedenti attriti, avrebbe vissuto la richiesta come un affronto, considerando il nuovo test un orpello investigativo e fors’anche un’ulteriore umiliazione a un uomo che sta vivendo un periodo delicato. Ieri sulla scrivania del gip non era ancora giunta la richiesta di convalida del fermo: c’è tempo fino alla serata di mercoledì 18 giugno.

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