Mais, parte dal campo
la salute in tavola

Un’intensa giornata di studi attorno a coltura, scienza e cultura del mais. Si è svolta venerdì 7 febbraio nella Sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo la Giornata del Mais 2014, organizzata da una decina d’anni dall’Unità di Ricerca per la Maiscultura.

Un’intensa giornata di studi attorno a coltura, scienza e cultura del mais. Si è svolta venerdì 7 febbraio nella Sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo la Giornata del Mais 2014, organizzata da una decina d’anni dall’Unità di Ricerca per la Maiscultura, attiva a Bergamo dal 1920, punto di riferimento internazionale per il settore maidicolo e diretta, dal 2013, da Carlotta Balconi.

L’iniziativa, promossa in collaborazione con la Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia, ha indagato lo stato fito sanitario delle colture e le sue relazioni con la sicurezza alimentare, specie per la presenza di patogeni fungini e insetti fitofagi. Dal dibattito sono emerse le forti preoccupazioni di ricercatori e imprenditori per la diminuita capacità produttiva del mais in Italia, figlia del ridotto sostegno a ricerca e innovazione varietale.

L’importazione, che si rende necessaria, può comportare rischi per la filiera, che giunge alle eccellenze del made in Italy alimentare. Al tavolo, moderato da Alberto Verderio del CRA MAC ed Elena Brugna di Regione Lombardia, si sono alternati Dario Frisio dell’Università di Milano, Gianluca Governatori del servizio fitosanitario ERSA di Pordenone, Paolo Marchesini di Assobiotec, Sabrina Locatelli del CRA MA, Enrico Costa e Gianfranco Pizzolato (Aires Rovigo) e Amedeo Reyneri dell’Università di Torino. Una successiva tavola rotonda, guidata da Carlotta Balconi, ha proposto i risultati del progetto IDIAM (sostenuto dal Ministero delle Politiche Agricole) per contrastare la diffusione della diabrotica, un insetto che attacca radici e pannocchie provocando gravi danni. Nella sessione pomeridiana, moderata da Rita Redaelli e Gianfranco Mazzinelli, sono stati invece presentati i dati di sperimentazione agronomica e miglioramento genetico del CRA MAC nel 2013. Due progetti hanno concluso i lavori. Innanzitutto il “Mais Expo Bergamo 2015” che mette in dialogo le maggiori realtà territoriali e istituzionali della Bergamasca.

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