Montichiari, assegnazione irregolare
Il Tar di Brescia dà ragione alla Sacbo

Scalo di Montichiari , tutto da rifare. Il Tribunale amministrativo regionale di Brescia ha di fatto annullato il decreto ministeriale che aveva affidato la gestione dell’aeroporto di Montichiari alla Catullo di Verona. Regione Lombardia:«Per Orio ruolo chiave».

Scalo di Montichiari , tutto da rifare. Il Tribunale amministrativo regionale di Brescia ha di fatto annullato il decreto ministeriale che aveva affidato la gestione dell’aeroporto di Montichiari (Brescia) alla Catullo di Verona, la società che ha ingestione l’aeroporto scaligero. Il Tar infatti ha deciso che una simile assegnazione può essere fatta solo attraverso una gara pubblica, ordinandone di aprirne una secondo le regole comunitario-nazionali.

Il Tar si è pronunciato su un ricorso presentato dalla Sacbo, la società di gestione dello scalo bergamasco, peraltro focalizzato sul fatto che la Catullo non potesse avere la titolarità per beneficiare di quella assegnazione. Il Tribunale amministrativo regionale è però andato oltre sancendo che per simili assegnazioni è necessaria una gara pubblica secnod regole ben precise.

I giochi per Montichiari, dunque, si riaprono, in attesa dell’apertura di un’asta attraverso cui si assegni la gestione dello scalo bresciano. Quanto tempo passerà, è difficile dirlo: bisognerà infatti attendere se verrà presentato o meno un ricorso al Consiglio di Stato.

La nota della Sacbo - «In relazione al pronunciamento del TAR Brescia, che ha accolto il ricorso avverso il decreto ministeriale di affidamento della concessione per la gestione dell’Aeroporto di Montichiari alla Società Catullo di Verona, SACBO prende atto dell’esito, in linea con le proprie attese, ed esprime fiducia che il futuro dello scalo bresciano possa essere inquadrato in una logica di sviluppo del sistema aeroportuale della Lombardia e scaturire da un piano strategico basato in primis sulla sinergia con l’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio.

SACBO ribadisce la volontà di contribuire al rilancio dell’Aeroporto di Montichiari, candidandosi alla sua gestione, attraverso le procedure di gara e i meriti che saranno stabiliti dagli Enti e Autorità competenti, e mettendo a disposizione le proprie risorse tecniche e finanziarie.

Nel contempo SACBO conferma la propria disponibilità ad avviare un confronto con i tutti soggetti interessati, per promuovere una fattiva collaborazione e sviluppare un piano industriale, anche sotto forma di compartecipazione, che assegni un ruolo primario al gestore dell’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio nel rilancio dell’asset rappresentato dall’Aeroporto di Montichiari».

La posizione di Regione Lombardia: per Orio ruolo chiave - “Il pronunciamento del Tar riapre i giochi e impone una nuova riflessione sul destino degli aeroporti lombardi, che noi abbiamo ben chiaro. La gara per l’assegnazione della concessione dell’aeroporto di Montichiari sarà una grande opportunità per tutti gli operatori e mi auguro che Orio al Serio possa avere un ruolo chiave per il bene del sistema aeroportuale e delle imprese lombarde”. Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno commenta il pronunciamento del Tar di Brescia, che ha accolto il ricorso presentato da Sacbo, la società cui fa capo l’aeroporto di Orio al Serio, dopo che la concessione per la gestione dell’aeroporto di Montichiari era stata assegnata con decreto ministeriale per 40 anni alla società veronese Catullo.

MONTICHIARI, SCALO MERCI - “Secondo il Tar - spiega Del Tenno - una simile assegnazione deve prevedere una procedura di gara, secondo quanto previsto a livello nazionale ed europeo. Ciò significa che per Montichiari si apre un nuovo scenario, che va a recuperare la vocazione di scalo merci che lo contraddistingue e di futura riserva di capacità per il traffico passeggeri. Non solo, il pronunciamento del Tar deve essere l’occasione per ragionare su un vero sistema aeroportuale lombardo, garantendo ai singoli aeroporti del territorio la funzione e il ruolo che meritano e che il piano varato dal Governo sembra non aver riconosciuto”.

RASSICURAZIONI A ROMA SU SPECIFICITÀ AEROPORTI - Del Tenno chiede inoltre a Roma rassicurazioni, perché venga riconosciuto il sistema aeroportuale lombardo con le specificità individuate e sostenute da Regione Lombardia.

“Vorrei venissero chiariti i criteri utilizzati nella classificazione degli aeroporti - spiega Del Tenno -. Orio al Serio è uno dei pochi aeroporti in continua e costante espansione. Mi aspetto che il Governo valorizzi le eccellenze del nostro Paese e non le soffochi. Non solo Orio al Serio è stato declassato, ma desta preoccupazione l’articolo 13 del Decreto Destinazione Italia, che prevede forti limitazioni di capacità negoziali degli aeroporti con le compagnie aeree. Un vincolo che potrebbe mettere a rischio il funzionamento dello scalo bergamasco, leader nel mercato low cost”.

“L’aeroporto di Montichiari - conclude Del Tenno - grazie alla sua posizione geografica, rappresenta un’opportunità con potenzialità di sviluppo sinergico con lo scalo di Bergamo, attraverso percorsi comuni di ottimizzazione”. (Ln)

IL PD BERGAMASCO: SACBO, DOPO LA PRONUNCIA DEL TAR, RILANCIARE L’INTEGRAZIONE CON MONTICHIARI - «La pronuncia del TAR di Brescia in merito all’assegnazione della gestione dell’aeroporto Montichiari - commentano Antonio Misiani, Elena Carnevali, Giovanni Sanga e beppe Guerini - è un primo, importante successo per Sacbo - le cui ragioni sono state pienamente riconosciute - e dimostra la fondatezza delle questioni che come parlamentari bergamaschi del PD avevamo sollevato con l’interrogazione presentata il 9 aprile 2013 al Ministro dei Trasporti. Ora è necessario che la società bergamasca rilanci con grande forza l’iniziativa verso una possibile integrazione con lo scalo bresciano, in coerenza con le indicazioni del nuovo Piano nazionale aeroportuale (che auspica il superamento della conflittualità tra aeroporti situati nello stesso bacino e colloca Montichiari nel bacino di traffico Nord-Ovest insieme a Malpensa, Bergamo e Linate) e con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale dello scalo bergamasco».

GIORGIO GORI: «REALIZZARE UNA SINERGIA CO ORIO» - «La decisione del TAR di Brescia riapre i giochi e consente di guardare con fiducia alla prospettiva di un diretto coinvolgimento di Sacbo nella gestione dello scalo di Montichiari. La società bergamasca ha i titoli e le competenze per aspirare alla gestione dell’aeroporto di Montichiari. L’obiettivo dev’essere quello di realizzare una vera sinergia con Orio, nel quadro di un rafforzato assetto degli scali lombardi. Ritengo assolutamente auspicabile che la gestione di Sacbo possa estendersi allo scalo bresciano, e che possa accompagnarsi ad un trasferimento del traffico merci. Tale prospettiva risponde infatti anche all’interesse delle comunità locali interessate dal traffico aeroportuale, le cui esigenze vanno necessariamente accordate con lo sviluppo dello scalo bergamasco».

© RIPRODUZIONE RISERVATA