Omicidio Puppo, in aula i genitori
Malore della mamma in tribunale

«Mio figlio si fidava ciecamente di Fabio Bertola». Al processo per l’omicidio di Roberto Puppo ha deposto il papà della vittima, Antonio Puppo. Poi è toccato alla madre Anna Prospero che ha accusato un malore.

«Mio figlio si fidava ciecamente di Fabio Bertola: gli aveva assicurato che per il viaggio in Brasile avrebbero pensato a tutto loro, perché lui non aveva i soldi». Al processo per l’omicidio di Roberto Puppo ha deposto il papà della vittima, Antonio Puppo.

Fabio Bertola, 44enne architetto immobiliarista di Verdellino, è in carcere - come deciso dal Tribunale del Riesame di Brescia - con l’accusa di omicidio per aver fatto uccidere Roberto Puppo, l’operaio quarantaduenne di Osio Sotto trovato morto nel 2010 in Brasile.

Nel suo racconto, durato circa 2 ore, Antonio Puppo ha anche raccontato di come suo figlio gli «diceva di essersi rovinato affidando dei soldi per un investimento: sospetto che quella persona fosse proprio Bertola».

«Lo considerava un amico - ha aggiunto - ma non è nemmeno venuto al suo funerale». Il papà ha poi raccontato di quando era arrivata la telefonata del console in Brasile: «Al telefono aveva risposto mia moglie, che subito dopo mi ha detto: “Vai da Bertola e digli di venire qui: lo voglio guardare negli occhi”».

Dopo una sospensione, al processo è toccato alla madre Anna Prospero che ha accusato un malore ed è svenuta. E’ stata subito chiamata un’ambulanza del 118. La donna al momento è assistita sul posto.

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