Omicidio Puppo: via al processo
Alcuni atti dovranno essere rifatti

Al via stamattina, giovedì 12 dicembre, il processo per omicidio a carico di Franco Bertola, l’architetto di Verdellino accusato di essere il mandante dell’uccisione di Roberto Puppo, l’operaio 42enne di Osio Sotto ammazzato nel 2010 in Brasile..

Al via stamattina, giovedì 12 dicembre, il processo per omicidio a carico di Franco Bertola, l’architetto di Verdellino accusato di essere il mandante dell’uccisione di Roberto Puppo, l’operaio 42enne di Osio Sotto ammazzato nel 2010 in Brasile.

Si è insediata la Corte d’Assise e per il momento la notizia di maggior rilevanza è che è stata accolta parzialmente un’eccezione della difesa. Il pm voleva che fossero ammessi tutti gli atti proveniente dal Brasile, mentre la difesa si è opposta sostenendo che bisognava considerare soltanto quelli arrivati prima della scadenza dei termini.

La Corte d’Assise ha deciso che - riguardo agli atti arrivati dopo la scadenza dei termini - saranno acquisiti soltanto quelli irripetibili (come l’autopsia e i sequestri), mentre gli altri - come per esempio quelli concernenti varie testimonianze - potranno essere rifatti.

Ricordiamo che, nell’ambito di questa storiaccia, hanno già patteggiato, l’accusa era di favoreggiamento, Alberto Mascheretti, 42enne immobiliarista di Sorisole (20 mesi), e Valentino Masin, 44enne di Arcene (12 mesi).

La morte di Puppo in Brasile sembrava inizialmente una rapina degenerata in omicidio, invece il pm Carmen Pugliese e i carabinieri di Bergamo nel corso delle indagini hanno scoperto che la vittima era intestataria di 5 polizze «puro rischio morte» per un milione e 250 mila euro e che i beneficiari facevano parte dell’«entourage affaristico» di Bertola. Per l’accusa, l’architetto avrebbe commissionato il delitto per recuperare i 200 mila euro persi con la società che gestiva un bar .

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