Orio all’attacco del Tar di Brescia
«Serve una gara per Montichiari»

La sentenza è attesa tra una quarantina di giorni, e la posta in gioco al Tar di Brescia è di quelle pesanti: la concessione affidata alla veronese Catullo dell’aeroporto di Montichiari per i prossimi 40 anni.

La sentenza è attesa tra una quarantina di giorni, e la posta in gioco al Tar di Brescia è di quelle pesanti: la concessione affidata alla veronese Catullo dell’aeroporto di Montichiari per i prossimi 40 anni.

A fare ricorso sono stati sia Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio, che la bresciana Abem, espressione del mondo economico produttivo locale. E da tempo impegnata in fitti conciliaboli (tra alti e bassi) con Sacbo stessa in merito a Montichiari. Ieri c’è stata l’ultima udienza davanti ai giudici amministrativi bresciani.

Nel marzo scorso, dopo anni di tira e molla e un’attesa pluridecennale, i ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture del governo Monti hanno assegnato la concessione di Montichiari alla veronese Catullo, che gestiva l’aeroporto bresciano dal 1998, in seguito ad un’assegnazione provvisoria (via via reiterata) per il rifacimento della pista scaligera. Una decisione contestata da Sacbo ed Abem, che qualche settimana prima avevano bussato insieme alle porte del ministero perorando a loro volta l’assegnazione in tandem, forti di un preciso Piano economico-finanziario.

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