Papa Francesco, un anno di Pontificato
Con «L’Eco» uno speciale di 8 pagine

In occasione del primo anno di Pontificato di Papa Francesco, L’Eco di Bergamo dedica un inserto di otto pagine a questa speciale ricorrenza. Al suo interno anche il testo del discorso del vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, in occasione dell’incontro con il Pontefice.

In occasione del primo anno di Pontificato di Papa Francesco, L’Eco di Bergamo dedica un inserto di otto pagine a questa speciale ricorrenza. Al suo interno anche il testo del discorso del vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, in occasione dell’incontro con il Pontefice nel 50° della morte di Papa Giovanni, il 3 giugno 2013.

Caro Papa Francesco,

(...) nella nostra diocesi, l’amore per il Papa è molto forte e la considerazione della sua missione molto chiara: lo è stata nel passato, lo è oggi, nutrita di affetto e ammirazione per la sua persona. Si tratta di un’espressione della nostra fede in Gesù e nella sua Chiesa e della consapevolezza e riconoscenza per il servizio di coloro che il Signore ha mandato come ministri del suo Vangelo e della sua grazia.

Dobbiamo riconoscere che il grande dono di Papa Giovanni XXIII alla Chiesa, a tutti i cristiani e al mondo intero, ha alimentato nella comunità che gli ha dato le origini e alla quale è sempre tornato con particolare affetto, un legame con il successore di Pietro segnato da una speciale considerazione. Sotto il Monte, il suo paese natale, il paese della sua cara famiglia, ricca di fede; Bergamo, il suo seminario, il suo vescovo, le sue innumerevoli opere e istituzioni pastorali, culturali, editoriali e sociali, rappresentano una sorgente alla quale, nelle innumerevoli esperienze della sua vita, è sempre ritornato e ha sempre attinto. Questo legame è diventato anche per la nostra Chiesa un particolare connotato, che ci fa in modo speciale partecipi della sua spiritualità, del suo amore alla Chiesa e a tutti gli uomini e di quella straordinaria Pentecoste, rappresentata dal Concilio Vaticano II, da lui indetto e inaugurato a pochi mesi dalla sua morte.

Caro Papa Francesco, questo profondo legame con Papa Giovanni ci unisce ancor più con il suo successore, con lei, con la missione che il Signore le ha affidato, con la fede e la passione con cui l’ha incominciata. Ci permetta una confidenza, che ci auguriamo non appaia irrispettosa: a moltissimi tra noi è apparsa un’immediata somiglianza di gesti, di linguaggio, di atteggiamenti, di libertà evangelica, di cuore, di apertura a tutti, che ci ricorda proprio il Santo Papa, venuto da Bergamo. Se questo pensiero non le apparirà inopportuno, sappia che potrà diventare una ragione che si aggiunge a tante altre profonde, per ricordarla con affetto, per accogliere il suo servizio, per accompagnarla con la preghiera, per confidare, se le sarà possibile, in una sua visita alla terra di Papa Giovanni. (...) Grazie Santo Padre! 
Francesco Beschi

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