Processo alla prostituta Lalla
«Niente estorsioni, solo regali»

Niente estorsioni, ma regali e donazioni da parte di un amico con cui aveva un rapporto affettuoso. Sono i risultati delle ultime deposizioni al processo per estorsione contro Maria Teresa Scandella, detta Lalla, di Mapello, sessantenne prostituta ora detenuta in carcere.

Niente estorsioni, ma semplici regali e donazioni da parte di un amico con cui aveva un rapporto affettuoso. Questi i risultati - di fatto - delle ultime deposizioni testimoniali al processo per estorsione contro Maria Teresa Scandella, detta Lalla, di Mapello, sessantenne prostituta ora detenuta in carcere, da dove tra l’altro ha scritto e fatto pubblicare proprio la scorsa estate un libro sulla sua vita, dal titolo «Confessioni di una prostituta di provincia».

Si è trattato degli ultimi testimoni della difesa, dopo che la volta scorsa avevano invece deposto proprio le due presunte vittime dell’estorsione, due uomini che hanno raccontato di come sarebbero stati costretti a versare soldi alla donna dopo aver concordato (e in un’occasione avuto) rapporti sessuali a pagamento con lei. In un caso si era trattato di poche centinaia di euro, mentre nel secondo di un totale di circa 19 mila euro: entrambi gli episodi sarebbero avvenuti tra aprile e agosto del 2012, ed erano poi sfociati in denunce.

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