«Quale futuro all’Italcementi?»
La manifestazione degli istruttori

Hanno indossato cuffie e accappatoi, ma questa volta sono stati fuori dalle piscine Italcementi e non a bordo vasca. Manifestazione davanti alla struttura sportiva cittadina di un gruppo di ragazze e ragazzi, una decina in tutto, istruttori delle piscine di Bergamo.

Hanno indossato cuffie e accappatoi, ma questa volta sono stati fuori dalle piscine Italcementi e non a bordo vasca. Manifestazione davanti alla struttura sportiva cittadina di un gruppo di ragazze e ragazzi, una decina in tutto, istruttori delle piscine di Bergamo.

Hanno manifestato per denunciare la precarietà del loro futuro, distribuendo volantini e spiegando alla gente la situazione del loro contratto con Bergamo Infrastrutture. «Tutti i giorni, da anni, mettiamo a disposizione la nostra professionalità e passione per aiutare la gente, tra cui tanti bambini, a raggiungere i loro obiettivi sportivi - raccontano -. La nostra situazione lavorativa è già di fatto precaria: non abbiamo uno stipendio da contratto nazionale ma veniamo pagati a corso svolto: ciò significa niente malattia, niente Tfr pagati...».

I ragazzi però ora manifestano perchè ancora più preoccupati del loro futuro: «Con il cambio di appalto vinto da un’altra associazione non abbiamo garanzie sul futuro dei nostri contratti e rischiamo di essere pagati con un forte ribasso come già successo agli assistenti bagnanti».

Gli istruttori hanno quindi manifestato sabato mattina 1° marzo, supportati dalla Cgil: «Chiediamo quindi che da questa estate e ancora oggi il Comune e Bergamo Infrastrutture proroghino il nostro contratto, almeno alle stesse condizioni e fino ad agosto, per avere la possibilità di concludere la stagione alle stesse condizioni contrattuali e scegliere di continuare a collaborare con l’eventuale nuova associazione che si è aggiudicata il bando. È il lavoro che decide il futuro».

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