Raffica di furti nel Sebino
Preso maghrebino di Gandosso

Ancora furti a due passi dal lago. A finire nei guai è stato un minorenne maghrebino di Gandosso, messo in scacco dal sistema di videosorveglianza del Comune. Ma soprattutto a tradire ancora una volta l’«Arsenio Lupin» sono stati gli abiti indossati durante tutti e quattro i blitz di cui sarebbe l’autore.

Ancora furti a due passi dal lago. A finire nei guai è stato un minorenne di nazionalità maghrebina residente a Gandosso, messo in scacco dagli «occhi» elettronici del sistema di videosorveglianza del Comune. Ma soprattutto a tradire ancora una volta l’«Arsenio Lupin» sono stati gli abiti indossati durante tutti e quattro i blitz di cui sarebbe l’autore.

Come era capitato nel febbraio di quest’anno, quando un ladro di Credaro, colpevole di una quarantina di furti nel Basso Sebino, venne identificato grazie ai jeans e alle Timberland indossate.

I carabinieri di Sarnico a distanza di poco più di una settimana dai reati commessi, martedì scorso hanno denunciato alla giustizia un ladro minorenne di nazionalità maghrebina e residente a Gandosso, già noto alle forze dell’ordine, il quale tra il 28 aprile scorso l’8 maggio, si era reso responsabile di quattro furti, tutti consumati ai danni della sede Arci, l’Associazione culturale e ricreativa di via Avis a Gandosso, a due passi dal campo sportivo. Il giovane dovrà rispondere del reato di furto aggravato e continuato. Secondo quanto emerso dalle indagini dei militari, il minorenne in dieci giorni avrebbe portato a termine quattro raid al circolo con il medesimo modus operandi. Blitz serali e nelle prime ore del giorno, consumati in solitaria.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 15 maggio 2014

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