Rissa con spranghe e bottiglie:
sei feriti (e arrestati) a Bolgare

Ancora una rissa tra indiani in Val Calepio: l’ennesimo episodio di violenza e sangue è accaduto sabato sera 11 gennaio a Bolgare e ha scosso fortemente il paese. È infatti ancora vivo il ricorso del duplice omicidio di Chiuduno.

Ancora una rissa tra indiani in Val Calepio: l’ennesimo episodio di violenza e sangue è accaduto sabato sera 11 gennaio a Bolgare e ha scosso fortemente il paese. È infatti ancora vivo il ricorso del duplice omicidio di Chiuduno in cui, la sera dell’8 settembre, in seguito ad una rissa tra indiani, persero la vita la ginecologa Eleonora Cantamessa e l’indiano Kumar Baldev.

La rissa di sabato sera si è verificata poco prima delle 19,30 in via Papa Giovanni XXIII. Dai primi bilanci i feriti sarebbero sei, tutti maggiorenni: nessuno fortunatamente è in pericolo di vita. Sembra che nella colluttazione siano spuntate bottiglie di vetro e una spranga di ferro.

Lo scontro si è verificato in un punto vicino alle case, in una zona solitamente affollata da giovani. «Ho sentito delle urla e dei rumori di ferro - ha raccontato ieri sera un residente della zona -. Mi sono affacciato alla finestra e ho visto che c’è stato un fuggi fuggi generale. Erano ragazzi che si sono allontanati di corsa per lo spavento».

La dinamica esatta è ancora al vaglio dei carabinieri di Grumello del Monte, intervenuti sul posto per le indagini: in queste ore i militari stanno raccogliendo le versioni dei testimoni e degli indiani coinvolti nella rissa. Sembra che sia scoppiata perché uno degli indiani - intorno alle 19,15 - si era accanito contro la macchina di un connazionale, un vecchio modello di Alfa Romeo: l’aveva colpita ripetutamente danneggiandone la fiancata.

Nella notte i sei indiani coinvolti nella rissa, tutti regolari, sono stati arrestati per rissa aggravata e lesiooni personali. Tre sono di Bolgare, due di Telgate e uno di Ghisalba. Saranno processati per direttissima.

© RIPRODUZIONE RISERVATA