Rondò Monterosso, ancora caos
E non piace la seconda corsia

Soprattutto perplessità, ma aumentano anche le proteste. Sono le reazioni di automobilisti e residenti all’istituzione di una seconda corsia nel tratto finale di via Buttaro, la strada che, usciti dalla circonvallazione Plorzano, sale in direzione del rondò di Monterosso.

Soprattutto perplessità, ma aumentano di ora in ora anche le proteste. Sono le reazioni di automobilisti e residenti davanti all’istituzione di una seconda corsia nel tratto finale di via Buttaro (circa 200 metri), la strada che, una volta usciti dalla circonvallazione Plorzano, sale in direzione del rondò di Monterosso.

La strada è come tangenziale utilizzata dal 7 febbraio scorso, quando un mezzo pesante che transitava lungo la circonvallazione in direzione della valle Brembana, nel passare sotto il ponte del rondò, aveva fatto urtare l’escavatore che trasportava contro la struttura in cemento armato.

Per agevolare anche gli automobilisti che dallo stesso rondò salgono verso Ponteranica, nei giorni scorsi lungo i 200 metri finali di via Buttaro è comparsa una nuova segnaletica gialla, orizzontale e verticale, per l’apertura di una seconda corsia. Una soluzione che non convince. «Che senso ha fare una seconda corsia, – dicono gli automobilisti - quando dopo 200 metri ci si trova tutti in un imbuto? Se si procede normalmente, nessuno utilizza la seconda corsia. Se invece si è in coda, nel momento di ripartire c’è sempre qualche fenomeno che pensa di essere Alonso alla partenza del Gran premio di Monza, e si rischiano incidenti».

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