Vailata, ecco i risultati:
nell’ex cava ci sono «veleni»

Ci sono tracce di sostanze inquinanti nell’ex cava Vailata di via Palazzo a Treviglio. È quanto emerge dalle indagini effettuate dall’Arpa negli 80 mila metri quadrati dell’area che Team Spa vorrebbe trasformare in una discarica di cemento amianto contrastata però dai Comuni.

Ci sono tracce di sostanze inquinanti nell’ex cava Vailata di via Palazzo a Treviglio. È quanto emerge dalle indagini effettuate dall’Arpa negli 80 mila metri quadrati dell’area che Team Spa, la società proprietaria, vorrebbe trasformare in una discarica di cemento amianto contrastata però dai Comuni.

Le analisi hanno escluso la presenza di amianto, ma dei 18 campioni di terreno analizzati come «rifiuti», 10 sono risultati conformi al test di cessione effettuato nei laboratori dell’Arpa di Brescia e gli altri 8 non conformi.

Ma cos’è il test di cessione? In pratica è una simulazione di rilascio di sostanze contaminanti per vederne le reazioni e appurare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti. È chiaro che, trattandosi di test su campioni, i risultati riguardano una minima percentuale del terreno della vasta area dell’ex cava: resta da capire se la presenza, con queste percentuali, di sostanze inquinanti sarà comunque sufficiente a bloccare l’iter per la realizzazione della discarica.

Venti campioni sono stati invece analizzati – sempre nei laboratori dell’Arpa di Brescia – come «terreno» e, di questi, 15 sono risultati conformi all’utilizzo dell’area sia come verde pubblico e residenziale sia come commerciale e industriale (in quest’ultimo caso i requisiti sono meno restrittivi), mentre tre campioni sono risultati non conformi al verde pubblico e residenziale, ma conformi al commerciale e industriale. Non conformi nemmeno ai limiti per l’uso commerciale e industriale (dunque tantomeno per quello residenziale e verde pubblico), infine, due campioni analizzati.

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