Italcementi, assemblea lavoratori
Le intese da definire al ministero

I sindacati hanno valutato con i lavoratori le modalità per affrontare sul territorio i contenuti del piano azioni nazionale 2012 e le ripercussioni economiche e sociali del percorso condiviso a livello nazionale per una richiesta di Cassa integrazione.

Si è svolta lunedì l'assemblea delle organizzazioni sindacali con i dipendenti di Italcementi s.p.a.; Centro Tecnico di gruppo e Rete commerciale, ovvero le tre "realtà impiegatizie” coinvolte nel piano azioni 2012 presentato nell'incontro a Roma dai vertici dell'azienda lo scorso 11 gennaio a Roma.

In assemblea i segretari provinciali di Filca Cisl Umberto Giudici e Fillea Cgil Ivan Comotti ( Mario Colleoni, segretario Feneal-Uil era assente per altri impegni ) e i rappresentanti delle Rsu hanno valutato con i lavoratori le modalità per affrontare sul nostro territorio i contenuti del piano azioni “nazionale” 2012 e le ripercussioni economiche e sociali del percorso condiviso a livello nazionale per una richiesta di Cassa integrazione straordinaria.

Erano presenti ai lavori circa 300 dipendenti.

«Usciamo dall'assemblea con una serie di spunti sui quali lavoreremo - è il commento di Umberto Giudici della Filca Cisl -. L'appuntamento al ministero di cui stiamo attendendo la convocazione dovrà essere il luogo dove definire all'interno di un accordo collettivo di valenza nazionale le condizioni per l'esercizio della rappresentanza del nostro territorio. Per cui, in un percorso di responsabilità sociale, tema molto caro all'azienda, chiederemo che nell'accordo al ministero si lasci al confronto provinciale un'analisi dell'organizzazione del lavoro e le modalità di attuazione dell'ammortizzatore sociale che avremo scelto per il minor impatto economico e sociale sulle persone coinvolte».

In un comunicato della Cgil si legge che «dopo la formalizzazione delle 265 “eccedenze”, come le chiama l'azienda, in Italcementi e CTG (Centro Tecnico Di Gruppo) e dopo l'annuncio di altri tagli in Calcestruzzi spa, questa mattina si è svolta l'assemblea dei lavoratori della sede Italcementi di via Camozzi, coinvolta da 140 possibili esuberi. FILLEA-CGIL, FILCA-CISL, FENEAL-UIL e le RSU hanno illustrato le possibili conseguenze della decisione comunicata dall'azienda. A Bergamo e in provincia il piano si dovrebbe tradurre in 80 esuberi annunciati per la sede di Italcementi spa della città, in 60 per il CTG, il centro tecnico di gruppo sempre nel capoluogo, in 10 per lo stabilimento di Calusco. Un taglio di un'altra decina di lavoratori colpirà il settore commerciale che fa capo a Bergamo, ma che vede i lavoratori impiegati sul tutto il territorio nazionale. “Oggi all'ordine del giorno c'era la richiesta di ricorso alla CIGS, preannunciata a Roma l'11 gennaio, per 140 persone della sede di via Camozzi” spiega Ivan Comotti della FILLEA-CGIL di Bergamo. “In assemblea abbiamo registrato molti interventi e una forte preoccupazione fra i lavoratori. Ci è stato dato mandato di gestire il confronto con l'azienda. Quello che è emerso è l'esigenza di un tavolo negoziale locale tra azienda, delegati e organizzazioni sindacali che affronti l'organizzazione del lavoro negli uffici, a partire dal ricorso al lavoro straordinario, ai carichi di attività per ogni singolo ufficio, alle troppe consulenze esterne di cui si avvale l'azienda, alla necessità della valorizzazione delle competenze interne. I numeri degli esuberi espressi dall'azienda sono stati giudicati dall'assemblea ‘eccessivi', difficili da comprendere le logiche da cui sono scaturiti. Il fatto politicamente e sindacalmente rilevante è che l'assemblea ha condiviso il principio che la riduzione del salario reale prospettata dall'azienda debba essere distribuita su più lavoratori per attenuare l'impatto sociale sui redditi delle famiglie. L'assemblea ha condiviso la proposta fatta delle strutture territoriali di FENEAL, FILCA e FILLEA e dai delegati di ricorrere ai Contratti di Solidarietà quale strumento più opportuno in questi casi e alla riduzione dell'orario di lavoro (part time). Prima di iniziare la trattativa a livello nazionale e locale si attiverà un'analisi in sede sindacale dell'organizzazione del lavoro dei singoli uffici”. In Calcestruzzi spa l'assemblea coi lavoratori si terrà mercoledì 18 gennaio, dalle 16.00 alle 17.30, in via San Bernardino a Bergamo. Nello stabilimento Italcementi di Calusco D'Adda, invece, l'assemblea si svolgerà entro la fine della settimana. Per il gruppo Italcementi oggi lavorano, in totale, 22.000 persone (di cui oltre 5.000 in Italia)».

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