Honegger, ipotesi di accordo
Cassa a rotazione e piano esodi

Si è concluso con un'ipotesi di accordo il confronto in Confindustria tra i rappresentanti del Cotonificio Honegger di Albino, i sindacati e le Rsu. «Solo un'ipotesi - sottolinea la Filctem-Cgil di Bergamo - perché a giudicarla saranno i lavoratori».

Si è concluso con un'ipotesi di accordo il confronto in Confindustria tra i rappresentanti del Cotonificio Honegger di Albino, i sindacati e le Rsu. «Solo un'ipotesi - sottolinea Enio Cornelli della Filctem-Cgil di Bergamo - perché a giudicarla saranno i lavoratori nell'assemblea che si terrà in fabbrica il 1° febbraio, dalle 13.30 alle 14.30», aggiunge  che per la categoria dei tessili della CGIL segue la vicenda.

All'ordine del giorno c'erano le modalità di gestione della cassa integrazione in deroga per 8 mesi chiesta ufficialmente il 12 gennaio scorso, dopo che quella straordinaria era scaduta a fine anno per i 378 lavoratori rimasti nel cotonificio (erano 390 ad ottobre e circa 450 all'inizio della crisi nel 2008).

Inoltre in discussione c'era anche il piano per gli incentivi agli esodi volontari concordato nel novembre del 2008 e successivamente confermato con un accordo nel dicembre del 2010.

«Ricordiamo ancora una volta - scrive la Cgil - che nel 2008, dopo che Honegger aveva annunciato 240 esuberi, il gruppo Lombardini si era impegnato a re-impiegarne 150 in un centro commerciale che dovrebbe essere costruito su parte dell'area dello stabilimento. Il Cotonificio garantiva la continuità dell'attività industriale mantenendo 130 posizioni. Impegni e promesse vennero messi nero su bianco in un Accordo di Programma, in vigore anche oggi».

Il 30 giugno scorso l'ultima autorizzazione arrivata dall'amministrazione Comunale di Albino ha aperto il periodo dei 18 mesi previsti per portare a conclusione il progetto. I tempi, però, si sono allungati. Durante gli incontri di fine 2011 nella sede della Provincia è emersa, ricorda il sindacato, la difficoltà del Gruppo Lombardini di rispettare i tempi previsti. Da parte del Gruppo è arrivata, comunque, la conferma: quanto stabilito dall'Accordo di programma sarà attuato.

«Durante l'ultimo incontro del 12 gennaio l'azienda aveva comunicato di non voler più applicare il principio della rotazione dei lavoratori nella gestione della cassa, come invece è accaduto in tutto l'arco di tempo dall'inizio della crisi aziendale. Aveva anche fatto sapere che per mancanza di risorse economiche non riteneva più in vigore l'accordo sugli incentivi per gli esodi volontari siglato nel 2008 e confermato nel 2010 - spiega Enio Cornelli -: ora invece i rappresentanti Honegger hanno manifestato nuove disponibilità su entrambi i capitoli, tanto da consentire il raggiungimento di un'ipotesi di accordo che andrà sottoposta ai lavoratori in assemblea. L'ipotesi prevede un periodo transitorio di qualche mese (dunque non di tutti gli 8 mesi di cassa) in cui attuare una sperimentazione sia per la rotazione che per il piano degli esodi: al termine del periodo sperimentale si terrà un incontro di verifica. Anche se l'azienda non ha fornito una risposta positiva a tutte le nostre richieste, diamo atto ad Honegger di aver fatto significativi passi in avanti, passi di apertura, rispetto all'ultimo confronto. Oggi abbiamo anche steso una nota comune d'intenti in cui insieme, sindacati ed azienda, chiediamo all'assessore provinciale Enrico Zucchi di convocare il Tavolo provinciale di verifica sull'Accordo di Programma (l'ultima convocazione risale al dicembre scorso): pensiamo sia necessario riunirci in una nuova seduta che ci fornisca gli elementi emersi dopo gli incontri che sappiamo essersi svolti in queste ultime settimane fra Gruppo Lombardini, Cotonificio Honegger e le amministrazione di Nembro ed Albino».

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