Una filiera del legno a km zero
Così Adrara San Rocco si riscalda

Creare una filiera del legno volta ad assicurare una costante manutenzione dei demani forestali pubblici e a migliorarne le condizioni di sicurezza idrogeologica nonché le qualità paesistico-ambientali, ma anche finalizzata alla produzione di energia.

Creare una filiera del legno volta ad assicurare una costante manutenzione dei demani forestali pubblici e a migliorarne le condizioni di sicurezza idrogeologica nonché le qualità paesistico-ambientali, ma anche finalizzata alla produzione di energia da fonti rinnovabili con indubbi vantaggi sul piano ambientale ed economico.

È stata questa la scommessa del Gal 4 comunità della Valli e dei Laghi e del Comune di Adrara S. Rocco che, con la realizzazione ad Adrara San Rocco di una centrale termica a cippato che valorizza anche i materiali forestali più poveri prodotti dai tanti boschi di proprietà pubbliche situati in zona, hanno concretamente raggiunto il loro obiettivo.

Questo progetto di filiera corta «bosco-legno-energia» - spiega Battista Cristinelli presidente del Gal 4 Comunità delle valli e dei laghi - è la conclusione di un lungo processo che ha coinvolto le istituzioni del territorio a partire dal 2000, quando le 3 Comunità Montane del Monte Bronzone, dell'Alto Sebino e della Valle Cavallina, ora confluite nella Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, si sono organizzate per sviluppare, in modo sinergico e integrato, azioni volte alla manutenzione territoriale e allo sviluppo dei sistemi rurali del territorio».

La filiera corta bosco-legno-energia voluta dal Gal 4 Comunità delle Valli e dei Laghi e dal Comune di Adrara San Rocco è unica nel suo genere in provincia di Bergamo. Oltre a permettere un risparmio notevole sul costo delle bolletta del combustibile tradizionalmente impiegato (metano o gasolio), consente di garantire annualmente la manutenzione di un certo numero di ettari di bosco che diversamente resterebbero inutilizzati; integrare il reddito di qualche impresa boschiva del territorio che viene impiegata nei lavori di manutenzione forestale; ridurre le emissioni di CO2 contribuendo a ridurre l'effetto serra e il riscaldamento globale; promuovere una cultura ambientale proponendo soluzioni facilmente replicabili; sviluppare attività didattiche volte a diffondere una coltura di sviluppo ambientalmente compatibile.

«Per realizzare questo importante progetto - prosegue Cristinelli - è stato fatto un investimento significativo sostenuto in gran parte dalle risorse rese disponibili dal Piano di Sviluppo Locale del GAL 4 Comunità che prevede investimenti complessivi per più di 5 milioni di euro e un finanziamento pubblico che copre mediamente il 72% della spesa. Gli interventi sono stati individuati nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia e interessano i settori del turismo rurale, del sostegno alla multifunzionalità e all'innovazione delle imprese agricole e al miglioramento e alla valorizzazione del patrimonio forestale. L'impegno è stato decisamente notevole, ma visti i risvolti positivi dell'iniziativa, ne è sicuramente valsa la pena».

Le prime e sommarie valutazioni condotte sull'impianto consentono di affermare che, remunerati a prezzo di mercato i diversi fattori produttivi (legna, lavoro, noleggi, ecc.), la filiera bosco-legno-energia assicuri un risparmio sul costo del riscaldamento all'utente finale di non meno del 20%.

«Essere riusciti a portare a buon fine questo progetto - sottolinea il sindaco di Adrara San Rocco Alfredo Mossali - è per noi motivo di grande soddisfazione. E' un risultato concreto che porterà benefici al nostro territorio e a tutta la nostra comunità».

L'impianto della caldaia a cippato, di proprietà del Comune di Adarra San Rocco, ha una potenza di 400 kW ed è già in funzione; col calore prodotto riscalda circa 14000 m3 consentendo di spegnere N°8 caldaie delle quali 7 a gas metano ed 1 a gasolio. Gli edifici allacciati sono: il Municipio con annessi ambulatori e farmacia, la scuola elementare, la scuola materna, la casa annessa alla scuola materna, la chiesa parrocchiale, l'oratorio, la casa parrocchiale, la casa del curato. Il calore viene consegnato ai diversi impianti/utenti mediante uno scambiatore di calore attraverso una rete di teleriscaldamento di circa 200 m di sviluppo, per servire edifici che formano tra loro un unico blocco urbano dove sono concentrati tutti i servizi utili alla popolazione.

«La filiera bosco legno energia a km zero che abbiamo avviato - conclude Mossali - ha anche un risvolto culturale molto importante. È infatti nostra intenzione chiedere l'adesione alla strada Europea del legno. Abbiamo inoltre dato vita a un centro di cultura ambientale affidato alla biblioteca comunale dove è disponibile una sede adeguata per allestire mostre, accogliere visitatori, delegazioni e scolaresche che vorranno conoscere meglio la nostra esperienza e apprezzare il patrimonio paesaggistico ed ambientale del territorio di Adrara San Rocco. Stiamo anche predisponendo del materiale didattico da distribuire».

L'inaugurazione ufficiale dell'impianto si terrà nella mattina del 25 aprile presso l'area delle scuole di Adrara San Rocco mentre per chi vuole conoscere il progetto più dettagliatamente è stato organizzato un convegno che si terrà nella mattina del 4 maggio presso la Sala Consiliare del Comune di Adrara San Rocco.

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