Carrozzieri orobici preoccupati
Nuove norme: «400 a rischio»

A Bergamo ci sono 400 carrozzerie con circa 1.600 addetti – 17 mila con 60 mila addetti a livello nazionale – che a seguito delle nuove norme contenute nell’articolo 8 del decreto 145/2013, denominato «Destinazione Italia», sono a rischio di perdita di lavoro.

A Bergamo ci sono 400 carrozzerie con circa 1.600 addetti – 17 mila con 60 mila addetti a livello nazionale – che a seguito delle nuove norme contenute nell’articolo 8 del decreto 145/2013, denominato «Destinazione Italia», sono a rischio di perdita di lavoro.

Due, in particolare, i nodi già contestati con una manifestazione a Roma lo scorso mercoledì 15 gennaio e che sono stati ribaditi venerdì pomeriggio dai rappresentanti provinciali del mondo artigiano (Confartigianato, Cna e Lia) in un incontro, svoltosi nella sede di via Torretta a Bergamo, rivolto ai politici bergamaschi: «Il primo riguarda il rimborso dei danni in forma specifica – ha spiegato Giorgio Bianchi, responsabile Aree di Mestiere di Confartigianato Bergamo –; questo significa che diventa obbligatorio per l’assicurato il rivolgersi, in caso di danno, solo alla carrozzeria in convenzione con il proprio istituto assicurativo. Con un evidente limite alla libertà di scelta del cittadino».

Il secondo punto è «la cessione del credito – ha continuato Bianchi –. Attualmente, se ho un sinistro, mi rivolgo alla mia officina cedendole il credito, che vuol dire che è il carrozziere che negozia col perito e l’assicurazione il rimborso. Con la riforma, invece, questo non sarà più possibile, perché questo decreto vieta di cedere il credito, che andrebbe solo alle convenzionate».

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