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Per dare nuova vita agli edifici non basta demolire, bisogna bonificare e riciclare

La società Aseco è nata nel 2012 dall’esperienza dei fratelli Arjent, Spartak ed Erion Yzeyraj, che hanno costruito in poco più di dieci anni una solida realtà basata sulla capacità di risolvere situazioni complesse con i giusti mezzi

Per la rinascita di aree ed edifici spesso non basta semplicemente demolire, ma è necessario anche bonificare. Quando, ad esempio, all’interno di vecchi edifici sono presenti materiali contenenti amianto o fibre artificiali vetrose, l’intervento richiede un partner in grado di gestire situazioni più complesse. E Aseco Srl possiede risorse umane, capacità e strumenti per affrontare proprio queste esigenze, quelle che per altri sono invece problematiche.

Nata nel 2012 da un’esperienza che diventa sempre più robusta fino a spingere i fondatori a fare il salto mettendosi in proprio – era il sogno di tre fratelli che, dopo avere già lavorato nel settore della bonifica e rifacimento coperture, decidono di avviare una propria attività. Anche la scelta del nome societario riflette un forte e solido legame familiare: è composto infatti dalle iniziali dei tre fratelli Yzeyraj, ovvero Arjent, Spartak ed Erion, e dal «co» di «company» –, oggi l’azienda bergamasca è operativa su tutto il territorio nazionale.

Il primo ufficio viene allestito a Grassobbio, in un’area di soli 200 metri quadrati. Il bisogno di spazi sempre più grandi spinge successivamente la società a cercare nuove sedi. E la seconda viene aperte sempre a Grassobbio, mentre la terza e attuale a Zanica. La quarta invece verrà inaugurata nei prossimi mesi a Dalmine. Superato il banco di prova del primo importante cantiere, il rifacimento di una grande copertura di un capannone con tutte le complicazioni di un inverno particolarmente nevoso, la società ha continuato a investire in mezzi e risorse umane, equipaggiandosi per sfide sempre più grandi e complesse.

Dalla demolizione, alla bonifica amianto e del suolo e fibre artificiali vetrose, fino alle attività di strip-out (la rimozione di tutti gli elementi tecnicamente estranei alle strutture edilizie e non riconducibili alla matrice dei rifiuti da demolizione) nell’ambito dei progetti di riqualificazione immobiliare e di demolizione. «Cuore principale della nostra attività – specifica infatti l’amministratore unico di Aseco Srl Erion Yzeiraj – sono le bonifiche amianto (coperture in eternit, canalizzazioni di aria, canne fumarie, pavimentazioni in vinil amianto, floccato sulle strutture portanti dei fabbricati, coibentazioni di tubazioni e serbatoi, guaine bituminose, mastici e guarnizioni), ma accanto a queste figurano anche le bonifiche di fibre artificiali vetrose, di suolo e le demolizioni selettive per cui Aseco negli anni si è attrezzata con mezzi adeguati».

Aseco è il partner ideale per ogni tipo di progetto. «Chi è solito avviare importanti riqualificazioni – spiega – sa bene come si possano presentare imprevisti. Quasi sempre, quando si demolisce un edificio, c’è qualche situazione da bonificare, e quando le cose diventano complicate, noi sappiamo cosa fare». Tutte le attività realizzate da Aseco hanno in comune la restituzione di spazi e aree per un nuovo uso e nel rispetto della salute: un virtuoso riutilizzo oggi sempre più importante nell’ottica di un vero sviluppo sostenibile.

Aseco presidia un settore strategico per il futuro di tutti e con importanti prospettive grazie agli annunciati investimenti da parte del settore pubblico, in particolare dell’Unione Europea. «Ogni cantiere è per noi importante – prosegue Erion Yzeiraj – dal più piccolo al più grande e complesso. Adoriamo il nostro lavoro, soprattutto perché ci sentiamo partecipi di progetti che permettono di recuperare aree da destinare a nuovi impieghi. Indirettamente con il nostro lavoro evitiamo anche che venga consumato altro suolo».

Sistemi di strip out e demolizione selettiva per il massimo riciclo

La voglia di fare e di crescere in Aseco - che ha un ricco portfolio di progetti in tutta Italia - è accompagnata dalla capacità dell’azienda bergamasca di mettere sempre in discussione i propri modelli organizzativi. Il tutto condito dal giusto mix di prudenza, entusiasmo e passione per il rispetto dell’ambiente. Tra le tante sensibilità della realtà orobica, che si riflettono nel lavoro quotidiano, spicca infatti l’attenzione verso l’economia circolare, grazie a una gestione dei materiali attenta e oculata.

Le procedure adottate da Aseco, combinando strip out e demolizione selettiva, consentono di raggiungere un alto coefficiente di recupero di materiali da riciclo. «Tutto quello che rimuoviamo e separiamo – afferma infatti l’amministratore unico di Aseco Srl Erion Yzeiraj – non ha solo un potenziale valore economico, ma il suo riutilizzo permette anche di risparmiare risorse. Lo dobbiamo all’ambiente e alle generazioni future. Vogliamo infatti lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato, obiettivo non secondario a quello di “impresa”».

Una crescita strutturata che poggia su basi solide

Aseco è protagonista di uno sviluppo aziendale costante e strutturato. Dall’anno della propria nascita, il 2012, l’azienda bergamasca ha iniziato infatti un percorso di crescita che sembra destinato a proseguire anche in questo 2024. Nei dodici mesi correnti, per quanto riguarda le risorse umane, sono previste quattro nuove assunzioni per il personale che lavora negli uffici. La necessità di avere spazi sempre più grandi e moderni, porterà poi l’azienda a trasferirsi entro l’autunno nella nuova sede di Dalmine.

Il quartiere generale di Aseco Srl sarà collocato così presso l’ex Maglificio Dalmine in via Sabbio. «Continua anche il trend positivo del fatturato – dichiara l’amministratore unico di Aseco Srl Erion Yzeiraj – La nostra è una crescita strutturata, forte della nostra capacità di aggiudicarci bandi pubblici e di rispondere a 360 gradi a esigenze di grandi gruppi e fondi interessati a importanti interventi di riqualificazione. Negli ultimi anni siamo stati infatti protagonisti di commesse sempre più importanti, delicate e prestigiose». Tra appalti pubblici, subappalti, interventi realizzati con associazioni o raggruppamenti temporanei di imprese, Aseco ha negli anni aperto cantieri praticamente in tutta Italia: Torino, Venezia, Bergamo, Brescia, Lecco, Como, Varese, Verona, Bologna e Roma e soprattutto nell’area metropolitana milanese.

Proprio in questi mesi uomini e mezzi della società bergamasca sono al lavoro a Muggiò, dove è in corso l’importante attività di bonifica e demolizione del Magic Movie Park – struttura polifunzionale con 15 sale e spazi commerciali per una superficie di circa 25.000 metri quadri più un parcheggio da circa 37.000 metri quadri – in stato di abbandono dalla fine del 2006. «Accanto a tutto questo – conclude –, si aggiornano anche i nostri modelli organizzativi: recentemente ci siamo allineati al decreto legislativo numero 231 e abbiamo definito il nostro codice etico. E prosegue inoltre il consolidamento dell’operatività anche sotto il profilo di permessi e licenze: Aseco negli anni ha ottenuto importanti certificazioni e autorizzazioni».

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