I missionari fanno notizia

di Andrea Valesini

Nei mass media nazionali fanno notizia solo quando diventano una cattiva notizia. Risalto è stato dato ieri al sequestro nel Nord del Camerun dei missionari vicentini don Gianantonio Allegri e don Giampaolo Marta

Nei mass media nazionali fanno notizia solo quando diventano una cattiva notizia. Risalto è stato dato ieri al sequestro nel Nord del Camerun dei missionari vicentini don Gianantonio Allegri e don Giampaolo Marta, rapiti insieme a una suora canadese di 80 anni probabilmente dai Boko Haram, milizie nigeriane filo Al Qaida.

La persecuzione contro i cristiani è un fatto acclarato anche in tanti Paesi dell’Africa ma bisogna allargare lo sguardo per comprendere la partita in gioco con questa vicenda: il rapimento è infatti parte della strategia degli islamisti per scongiurare l’alleanza fra i governi del Camerun e della Nigeria per contrastare la presenza dei Boko Haram lungo il confine tra i due Stati.

I religiosi rapiti sono una piccola pedina dentro un gioco più grande. Hanno fatto notizia proprio nei giorni in cui Papa Francesco ammoniva i cristiani dall’usare la fede come una bandiera, come ai tempi delle crociate. Ma va portata «con umiltà, senza trionfalismo». Nei cinque continenti operano 9 mila missionari italiani: fanno incontrare Cristo alle periferie del mondo, sostenendo popoli che non valgono nulla agli occhi delle leggi che governano la terra. Nello scorso novembre un sacerdote francese venne rapito (e poi liberato a dicembre) dai Boko Haram.

Uno dei missionari veneti sequestrati sabato, replicò al vescovo di Vicenza, che gli chiese allora se non avesse paura, con la frase del vangelo di Luca: «Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà». La notizia, comunque si concluda la drammatica vicenda, è che la Provvidenza continua a donarci grandi testimoni di Cristo.

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