Mutti: «Non partiamo già battuti
Contiamo sul nostro spirito»

A poco di più di 24 ore dall'importantissima sfida Inter-Atalanta (sabato a San Siro, ore 18), la formazione bergamasca è ancora da decidere e da decifrare. Da decidere perché si attendono notizie dagli infortunati prossimi al recupero, da decifrare perché spetterà a Lino Mutti, che come da tradizione nasconde gli undici titolari, sbrogliare la matassa.

«Penso che nessuno degli infortunati recuperi per il match - afferma categoricamente l'allenatore atalantino -. Vedremo le condizioni di Bellini nell'ultimo allenamento. Il resto degli indisponibili sta migliorando, ma non prevedo recuperi definitivi».

Le incertezze sugli undici atalantini che scenderanno in campo a San Siro iniziano dal portiere. Coppola o Consigli? In caso di recupero del giovane estremo difensore, sembra far capire Mutti, dovrebbe essere lui a difendere la porta bergamasca. «Non si parla di gerarchie, ma di situazioni da valutare. Bisogna capire fino a dove si può forzare un recupero oppure se è più giusto fermarsi».

In settimana il nome di Cristiano Doni, che in passato ha sempre giocato partite superlative contro il Biscione, è stato accostato alla formazione titolare. «Cristiano sta bene, potrà essere importante dall'inizio o a partita in corso. Domani mattina valuteremo il tutto: potrei confermare la squadra che ha battuto la Fiorentina o fare delle varianti».

Queste le indicazioni dallo spogliatoio atalantino in attesa della rifinitura a porte chiuse in corso di svolgimento a Zingonia. Dell'Inter attuale si potrebbe parlare per ore: dalla vittoria contro il Barcellona, alla rincorsa di un ennesimo scudetto, dalla forza dei singoli al caso Balotelli.

Mister Mutti, che agli esordi della sua carriera da centravanti ha indossato la maglia interista, dopo aver elogiato Josè Mourinho nei giorni scorsi, riassume così il suo pensiero sulla formazione milanese. «Contro il Barcellona mi ha fatto un'ottima impressione: una squadra decisa che ha dato dimostrazione di forza e carattere. Il turnover? Quando gioca gente riposata con grande qualità è forse peggio per chi li deve affrontare. Un giocatore su tutti? Cambiasso».

L'Atalanta non potrà tornare a Zingonia a mani vuote dalle prossime due trasferte. «Possiamo continuare a sperare conquistando un punto nelle due trasferte rimanenti. Non dipenderà poi solo da noi, ma anche dai risultati delle altre nostre concorrenti: adesso è difficile fare previsioni. Sicuramente ci sono squadre che calano una volta raggiunto il loro obiettivo: è normale, e fisiologico. Il Parma a Bologna? Se ci crede la Fiorentina, appaiata ai ducali, non vedo perché la squadra di Guidolin dovrebbe considerare l'Europa un'occasione perduta».

Inter-Atalanta, il lupo contro l'agnello. «Ci aspetta un bel lupo - risponde con un sorriso Lino Mutti agli addetti ai lavori -. Non partiamo già battuti. Siamo consapevoli del loro momento, delle difficoltà che troveremo, ma anche del nostro spirito e delle nostre qualità. La classifica necessita di qualche impresa: se guardiamo la logica non ci resta scampo, ma nel calcio ci sta tutto. Andiamo a Milano con fiducia, sperando di riuscire a creare le nostre situazioni, in base a quello che ci concederanno». Difendere e aggredire: questa l'Atalanta annunciata a San Siro.
 Simone Masper

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