Corri, Atalanta, corri
C'è il Novara da battere

Tre punti, per toccare il cielo con un dito, battere una diretta rivale nella corsa salvezza e presentarsi al prossimo match, in trasferta a Roma, nelle condizioni ideali per tentare il colpaccio. Una vittoria tira l'altra insomma: ecco i motivi di Atalanta-Novara.

Tre punti, per toccare il cielo con un dito, battere una diretta rivale nella corsa salvezza e presentarsi al prossimo match, in trasferta a Roma, nelle condizioni ideali per tentare il colpaccio. Una vittoria tira l'altra insomma: facile dirlo per un'Atalanta sì cattiva agonisticamente e affamata di rimonta, ma in grado di esprime un buon calcio, corale e grazie all'aiuto di giocatori di qualità.

I risultati parlano chiaro, alla faccia anche di tutti i gufi estivi: la penalizzazione è stata cancellata in sole tre partite, ma ora arriva il difficile. Lo ha confermato il tecnico Colantuono alla vigilia, ritenendo che quello contro il Novara, in campo domenica 25 settembre alle 15 al Comunale, sarà un match importantissimo.

Vediamo il perché. Manfredini e compagni si troveranno di fronte un avversario che vive una condizione simile a quella dei bergamaschi: affamato, voglioso di proseguire a stupire e di volare sulle ali dell'entusiasmo di una vittoria, quella contro l'Inter, che ha segnato il ritorno in serie A davanti al pubblico dei piemontesi dopo 55 anni.

Sotto il punto di vista tecnico, quello dei piemontesi è un progetto consolidato e senza un disegno ben preciso nel calcio non si va da nessuna parte: dalla C alla A in due stagioni, con Tesser guida e punto di forza dei novaresi. Gli avversari degli atalantini si sono rinforzati, al momento positivamente, ricorrendo al mercato estivo: Morimoto, Meggiorini e Mazzarani in avanti, senza contare che in panchina siederanno Granoche e Jeda.

I nuovi sono stati adattati subito al gioco di Tesser, che prevede giocate in velocità. L'Atalanta potrà fare sua la partita grazie a due importanti vantaggi: pubblico e campo. Servirà infatti l'aiuto di tutto il pubblico bergamasco contro un avversario difficile da affrontare, quel pubblico che contro il Palermo non ha voluto abbandonare la sua squadra nemmeno sotto il diluvio e che ha esultato con degli «olè» da pelle d'oca ogni qualvolta il pallone scagliato al cielo dall'arbitro rimbalzava correttamente dopo il temporale, prima della ripresa del gioco.

Fattore campo: croce e delizia dell'avventura nerazzurra. Dal suo ritorno sulla panchina bergamasca Colantuono ha dovuto fare i conti con un terreno di gioco inguardabile, ma il mister romano non ne ha fatto, e non ne fa, un dramma. Di buono c'è il fatto che il Novara gioca bene a duemila all'ora (vedi la sfida in terra piemontese della passata stagione in B) sul proprio campo sintetico e a Bergamo troverà la sue difficoltà.

Venendo agli uomini, mai come stavolta la formazione atalantina appare indecifrabile. Recuperano Consigli, Manfredini e Moralez, mentre Peluso, insieme a Lucchini, Carmona e Pettinari è out. Davanti a Consigli dunque ci saranno, da destra a sinistra, Masiello, Capelli, Manfredini e Bellini, che ritorna così dal primo minuto, e sulla sua fascia di pertinenza, dopo tre partite in panchina.

Più difficile ipotizzare le scelte di Colantuono alla vigilia negli altri reparti. Belle parole il tecnico di Anzio le ha spese per Cigarini. «Avevamo bisogno di un giocatore con idee e buoni piedi come lui. Se c'è alza il tasso qualitativo della squadra». Ipotizziamo dunque la conferma della squadra di Lecce dalla cintola in su, con il solo Cigarini novità al posto di Brighi; in attacco Moralez- Denis appare la coppia più scontata.

Le sorprese però sono dietro l'angolo, come l'esordio di Gabbiadini dal primo minuto al Comunale al posto di Moralez. «Nessuna pretattica - ha affermato Colantuono -. Mi voglio semplicemente prendere ancora del tempo prima di dire i nomi di chi scenderà in campo». Ci fidiamo delle parole del mister, che non vuole giustamente dare alcun vantaggio ai piemontesi.

L'importanza della posta in palio è altissima. Vista la concomitanza con la maratona di Bergamo non resta che dire: corri, Atalanta, corri.

Simone Masper

I due probabili schieramenti
ATALANTA (4-4-1-1): 47 Consigli; 25 Masiello, 4 Capelli, 5 Manfredini, 6 Bellini; 7 Schelotto, 21 Cigarini, 22 Padoin, 10 Bonaventura; 11 Moralez, 19 Denis. In panchina: 78 Frezzolini, 77 Raimondi, 26 Caserta, 33 Brighi, 89 Marilungo, 28 Gabbiadini, 90 Tiribocchi. All. Colantuono.
NOVARA (4-3-1-2): 1 Ujkani; 15 Dellafiore, 4 Lisuzzo, 24 Paci, 3 Gemiti; 17 Porcari, 23 Radovanovic, 2 Giorgi; 10 Rigoni; 11 Morimoto, 69 Meggiorini. In panchina: 31 Fontana, 5 Ludi, 14 Morganella, 21 Mazzarani, 22 Pesce, 20 Granoche, 27 Jeda. All. Tesser.
Arbitro: Ostinelli di Como (Marzaloni-Galloni/Rizzoli).
In tv: Sky Sport 4, Premium Calcio 3.

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