L'AlbinoLeffe non ci sta:
«Le vittime siamo noi»

Ventisette in meno. Ventisette punti, tre a partita e 90 mila euro di ammenda. «La più pesante penalizzazione della giustizia sportiva», secondo l'avvocato Eduardo Chiacchio, è la montagna di guai che da venerdì schiacciano l'AlbinoLeffe.

Ventisette in meno. Ventisette punti, tre a partita e 90 mila euro di ammenda. «La più pesante penalizzazione della giustizia sportiva», secondo l'avvocato Eduardo Chiacchio, è la montagna di guai che da venerdì schiacciano l'AlbinoLeffe, colpito e virtualmente affondato dall'effetto Palazzi.

Una mazzata indirettamente preannunciata, almeno nella sostanza, dal rifiuto opposto giovedì all'offerta di patteggiamento fatta pervenire al clan seriano in modo «molto informale», secondo la definizione dell'avvocato Chiacchio che lavora al caso AlbinoLeffe insieme col collega Luca Tettamanti. Dieci punti e non se ne parli più, «l'offerta» della Procura. L'AlbinoLeffe l'ha respinta preferendo entrare a piedi uniti nel merito della questione.

Da Frosinone-AlbinoLeffe del primo giugno 2008 a Piacenza-AlbinoLeffe del 21 maggio 2011, a questa tornata del calcioscommesse le partite blucelesti incriminate sono nove, i giocatori deferiti tredici, compresi Gervasoni, Ruopolo, Cellini, Narciso, Conteh, Passoni, Carobbio e Poloni che hanno patteggiato giovedì.

Le richieste di Palazzi sono una raffica che impiomba i seriani: 3 anni di squalifica a Garlini, ai tempi dei fatti giocatore e oggi viceallenatore (autosospeso al pari di Poloni) bluceleste; 3 anni e 6 mesi agli ex seriani Caremi e Serafini, 3 anni a Coser e Nicola Ferrari. Tre anni e 6 mesi di squalifica a Nicola Ventola, già centravanti dell'Atalanta, e così il pacchetto dei “bergamaschi” è servito.

Ma nell'elenco della mattanza spiccano i 5 anni con proposta di radiazione per Cassano, Santoni, Sartor e Zamperini, alcuni dei pezzi chiave dell'inchiesta.

Dopo aver ibernato l'AlbinoLeffe, spedendolo a -27, Palazzi chiede 19 punti per il Piacenza, e nel mare magnum delle pene spiccano i 6 punti per Novara e Monza con esclusione dalla Coppa Italia, i due punti per il Padova e i due per il Pescara neopromosso in A.

Perché Poloni ha patteggiato e Garlini no? «Per entrambi abbiamo chiesto il patteggiamento- spiega a sera inoltrata l'avvocato Monica Fiorillo, legale dei due blucelesti -, ma per Garlini la Procura ha rigettato l'istanza considerandola non congrua e limitandosi ad applicare l'art. 23 per lo sconto di pena».  Dalle 15 di lunedì, alla ripresa, l'avvocato Fiorillo tenterà di convincere la commissione che Garlini è totalmente estraneo alla vicenda e quindi alla pena, anticipando l'impresa dialettica che sarà chiamato a compiere martedì l'avvocato Chiacchio.

L'AlbinoLeffe sta meditado il contrattacco. Martedì, con Chiacchio, sarà in aula anche il presidente Andreoletti che secondo rumours avrebbe in animo di porsi come parte lesa e di chiedere i danni agli ex giocatori blucelesti coinvolti.

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