«Andrea ha distribuito tanto amore e questo è il senso di essere uomini»

IL FUNERALE. Folla a Bergamo nella chiesa di San Paolo Apostolo per i funerali di Andrea Dall’Ara, 30enne morto nella notte tra sabato e domenica in uno schianto in moto.

Folla ai funerali di Andrea Dall’Ara celebrati nella chiesa di San Paolo Apostolo in città alle 15.30 di martedì 30 maggio. Alcuni amici hanno trasportato la bara, ricoperta di molti fiori, dal carro funebre fino all’interno della chiesa.

L’addio a Andrea Dall’Ara morto dopo uno schianto in moto. Video di Yuri Colleoni

«Compiendo azioni normali - ha detto il parroco don Gianni Coffetti- come aiutare chi ha bisogno, fare l’elemosina, non essere avaro, essere abbondante nella capacità di amore, non essere invidioso, ma capace di condividere il bene con gli altri, ecco chi lo fa riceve amore e Andrea è stato così, ha distribuito tanto amore, un sorriso e questo è il senso di essere uomini. Sarà accolto da un Dio che gli restituirà sette volte tanto.»Don Giovanni Coffetti

Al termine la sorella e due amici hanno letto un breve messaggio per ricordarlo. Poi la bara è stata portata all’esterno sul sagrato dove alcuni amici hanno avviato le moto e al rombo del motore è scaturito un lungo e commosso applauso.

Andrea Dall’Ara, 30 anni, nipote del campione Franco, da un mese si era comprato casa per andare a vivere da solo, lui che era nato e residente a Bergamo in via Gaudenzi zona via Carducci. Aveva un diploma di perito meccanico e un lavoro in un officina di Lallio, nella notte tra venerdì e sabato, verso le 2, era in sella alla sua Honda Africa Twin e con gli amici stava tornando dal bowling di Mozzo verso un bar di via Broseta in città per salutarsi e ritornare poi a casa. Ma Andrea a casa non ci è mai arrivato perché un pick up che esce da via Rillosi e si immette su via Broseta lo urta e lo fa cadere al suolo, una caduta che si rileverà fatale.

L’uomo alla guida del pick up - 50 anni - scende, guarda, poi risale sul veicolo e se ne va, hanno raccontato alcuni testimoni. Viene poi rintracciato poche ore dopo grazie alle indagini della Polizia stradale. Il cinquantenne, che davanti agli agenti ha ammesso le sue colpe, è stato denunciato per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. Risultato negativo ai test per alcol e droghe, avrebbe anche detto di essere fuggito perché dopo l’impatto ha avuto un malore.

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