Gori alla Cgil di Bergamo: solidarietà dopo il blitz violento alla sede di Roma

Il sindaco di Bergamo ha voluto portare la sua vicinanza ai rappresentanti del sindacato locale.

Per dare «un segnale di vicinanza dopo i fatti di Roma», alla vigilia della partenza di molti sindacalisti che parteciperanno alla manifestazione di sabato 16 ottobre nella capitale, nella mattinata di venerdì 15 ottobre il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha visitato la sede della Cgil provinciale.

«Credo sia un momento in cui è necessario che le istituzioni e le rappresentanze si tengano insieme per il riemergere di una minaccia (forse mai sparita) che non a caso si rivolge contro la rappresentanza dei lavoratori» ha detto il primo cittadino. «Durante il fascismo – lo sapete meglio di me – i sindacati sono stati cancellati, e oggi non è un caso che lo scontro si ricollochi sulla frontiera del lavoro e della sua rappresentanza, parte fondamentale dell’impianto democratico. È lì che vanno a colpire».

Rispetto alle tensioni che percorrono il Paese e che sabato scorso sono sfociate nelle violenze viste nella capitale, il sindaco ha fatto riferimento a «una minoranza che ha buon gioco nell’infiltrarsi e nel cavalcare una protesta che coinvolge anche altri cittadini, che fascisti non sono, e che per le ragioni più diverse (a me incomprensibili) oggi risultano riluttanti a questo tipo di disciplina a cui noi ci siamo spontaneamente disposti per la salute pubblica».

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