Infortunio sul lavoro ad Albano: 43enne colpito alle gambe da una lastra di metallo

Un altro infortunio sul lavoro in Bergamasca: un uomo di 43 anni, è rimasto ferito nella mattinata di mercoledì 26 maggio ad Albano Sant’Alessandro.

L’uomo stava lavorando in un’azienda che si occupa di saldature specializzate su valvole e componenti di impianti petroliferi e chimici. Dalle prime informazioni sembra che mentre un lavoratore stava effettuando operazioni di saldatura su un grosso pezzo metallico questo è caduto, colpendo l’operaio alle gambe e provocando fratture ad entrambi gli arti.

L’infortunato è il titolare di un’impresa esterna di idraulica industriale. Nell’azienda di via Mazza, ad Albano, intorno alle 8, sono sopraggiunti i soccorsi del 118, un’auto medica e l’ambulanza da Bergamo, oltre ai Carabinieri e al personale di Ats Bergamo. L’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Sul posto, oltre ai Carabinieri, anche i tecnici dell’Ats, Ufficio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di Trescore, per gli accertamenti sulla dinamica dell’accaduto, tuttora in corso.

Proprio in contemporanea una manifestazione dei sindacati e Cgil, Cisl e Uil della Lombardia hanno indetto un presidio davanti alla sede della Regione lunedì prossimo 31 maggio con il messaggio: «Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro».

«Dalla Regione Lombardia, dalle associazioni datoriali e dalle aziende - scrivono i sindacati - pretendiamo un’azione concreta e condivisa di prevenzione degli infortuni e delle morti sul lavoro». L’iniziativa segue «centinaia di assemblee indette nei posti di lavoro, gli scioperi e i presidi territoriali organizzati dalle strutture provinciali», ricordano le Organizzazioni dei lavoratori che ritengono «necessario e urgente un patto per la salute e la sicurezza», che porti la Regione e le associazioni imprenditoriali a «un’azione concreta e condivisa di prevenzione degli infortuni e delle morti sul lavoro» e all’impegno in una «più forte attività di vigilanza e controllo, oltre che di formazione dei lavoratori».

Al presidio, che si terrà tra le 10 e le 12 davanti a Palazzo Lombardia, interverranno i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia, Alessandro Pagano, Ugo Duci e Danilo Margaritella. È prevista inoltre la partecipazione degli attori del Teatro Officina, che riproporranno letture tratte da loro produzioni dedicate alla salute e alla sicurezza sul lavoro.

«Sull’accaduto non ci sarebbero testimoni diretti dell’accaduto, pertanto la ricostruzione della dinamica esatta da parte del personale tecnico di Ats Bergamo è difficoltosa e si dovrà sentire direttamente l’infortunato quando le sue condizioni di salute lo permetteranno - spiega Sergio Piazzolla, responsabile dell’Area Specialistica di Igiene e Sicurezza del Lavoro dell’Ats Bergamo, commentando l’incidente di Albano -. Nel frattempo si è proceduto a scopo precauzionale al sequestro dell’impianto sul quale stava operando l’infortunato. In generale si può dire che per la movimentazione di carichi pesanti è indispensabile che, da parte dell’impresa, siano individuate preventivamente modalità sicure di sollevamento e procedure di aggancio, spostamento e stabilizzazione che garantiscano la sicurezza degli operatori. Il rischio di danni fisici alle persone è ovviamente altissimo in presenza di carichi del peso di alcuni quintali, pertanto la formazione degli operatori deve essere adeguata ai rischi ed aggiornata periodicamente, come anche la manutenzione degli eventuali accessori ed attrezzi da utilizzare».

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