Nuove opere in Messico e Kenya grazie alla «Fondazione Santina»

Mons. Ginami ha inaugurato una palestra per i detenuti a Las Cruces. Finanziato un asilo a Mumbrui con l’Adasm

Due viaggi intensi che hanno portato sostegno e donato speranza. Monsignor Ginami continua con la Fondazione Santina a realizzare progetti importanti nel mondo, focalizzando la sua attenzione principalmente in Latino America e in Africa, continenti purtroppo spesso in ginocchio a causa della fame, la malattia, la criminalità.

Proprio il mese scorso don Gigi, come ama essere chiamato lui, ha raggiunto il Messico e ha visitato il carcere di Las Cruces, dove ha incontrato i detenuti. Sempre qui ha inaugurato - alla presenza di monsignor Leopoldo González González, arcivescovo metropolita di Acapulco - la palestra sovvenzionata proprio grazie alla Fondazione Santina, un progetto per il recupero dei detenuti e per garantire loro una vita migliore in una delle zone più dure e feroci dell’America Latina. «Durante il mio 40° viaggio di solidarietà, era stato inaugurato il refettorio per prigionieri psichiatrici e anche l’asilo nido per i figli delle prigioniere – spiega mons. Ginami –. Il direttore del carcere ci aveva fatto la seguente richiesta scritta, arrivata poco prima della pandemia: si trattava di una palestra e di un’aula di musica per le carcerate per un finanziamento totale di 15 mila euro».

La totale chiusura del carcere a causa del coronavirus «ha impedito la realizzazione di entrambi i progetti, ma ciò non ci ha fermato ed abbiamo realizzato la palestra» commenta don Gigi.

Ma il Messico non è stato il solo viaggio degli ultimi mesi di Ginami, che è tornato nel suo amato Kenya, per l’esattezza a Mumbrui, con un progetto che Fondazione Santina ha promosso e sostenuto grazie anche all’aiuto di Adasm che ha cofinanziato l’opera. «Qui dopo l’intervento per ricostruire il dormitorio bruciato per dolo, le suore lo scorso anno hanno chiesto al Consiglio d’amministrazione della nostra Fondazione un nuovo aiuto: la costruzione di un asilo nido per ospitare i più piccoli – racconta -. Tale struttura era stata richiesta dal Governo keniota come conditio sine qua non per adeguare l’orfanotrofio alle attuali norme vigenti. Così è stato, grazie a Adasm, veri benefattori che hanno aiutato a realizzare questa bellissima nuova struttura per i bimbi orfani e spesso anche i piccoli malati di Aids». A sostenere questo sogno c’è Bergamo, come sempre in prima fila: «Attraverso l’Associazione degli Asili e Scuole Materne (Adasm-Fism) della provincia di Bergamo – spiega don Ginami -, i bimbi bergamaschi hanno pensato, lo scorso anno e in piena pandemia, ai loro coetanei più sfortunati di loro. Tutto è successo nel tempo dell’Avvento 2020, come gesto di preparazione al Natale: una rete di famiglie hanno fatto squadra e portato così nelle case della provincia di Bergamo la nostra iniziativa con i bambini che hanno donato una piccola offerta per il Kenya, attraverso una incredibile rete di affetto e solidarietà».

Le offerte hanno permesso così di realizzare l’asilo nido, ma la Fondazione Santina non si ferma: «Nella struttura manca un sistema di elettricità costante: vorremmo realizzare un sistema di pannelli solari per garantire l’elettricità». Un progetto da 12 mila euro che don Gigi sicuramente porterà a termine: «Adasm è scesa nuovamente in campo: i bambini per i bambini, le famiglie per le famiglie: è il loro nuovo progetto di solidarietà per questo Avvento 2021 che deve essere ancora di più espressione di fiducia e speranza, grazie all’amore per il prossimo che abbiamo in noi, che ci rende più forti e umani».

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