«Il mondo è tutto da scoprire». Andrea con Abb in Nord Carolina

LA STORIA. Andare in giro per il mondo lo ha sempre affascinato e già all’università, l’esperienza dell’Erasmus a Tenerife, nelle Canarie, gli aveva aperto lo mente. Andrea Colleoni, 28 anni, nato e cresciuto a Nembro, lo scorso settembre è partito per Raleigh, cittadina della Carolina del Nord, negli Stati Uniti.

«Un mese prima avevo fatto il rogito per la casa nuova, in borgo Santa Caterina a Bergamo - sorride -. Mi sono trasferito e una settimana dopo è arrivata la proposta del mio ufficio di andare a lavorare in America. Non ci ho pensato due volte e sono partito.»

Analista finanziario per Abb

Dopo la Triennale in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Bergamo, Andrea ha frequentato la Magistrale sempre in Economia a Bergamo in lingua inglese: «Durante questo ultima fase di studio ho iniziato il tirocinio in Abb e qui sono stato successivamente assunto come analista finanziario».

Per tre anni il lavoro è stato a Bergamo: «Mi ha sempre affascinato viaggiare e l’esperienza alle Canarie con l’anno universitario mi ha fatto capire che vivere all’estero apre la mente e ti offre ottime opportunità. Ho dato quindi la disponibilità anche in Abb di viaggiare e di esser trasferito per vivere un’esperienza lavorativa fuori dall’Italia. Sapevo, come infatti è successo, che questo mi avrebbe permesso di conoscere realtà differenti, nuovi modi di lavorare, persone sicuramente stimolanti e flussi di lavoro che aprono la mente. E poi c’è tutto un mondo fuori da Bergamo che bisogna conoscere». Anche per poi tornare: «Sicuramente Bergamo e l’Italia mi mancano. Mi manca la storia, la vita europea.,mi mancano gli affetti, la famiglia in primis. Mi manca il cibo italiano e la mentalità: uscire la sera, i palazzi e la storia che trasuda da quello che è l’Italia. Ma un sacrificio ci sta e sto scoprendo nuovi punti di vista e un nuovo lavoro» continua Andrea che ha cambiato mansioni: «Ora mi occupo di più di controllo e gestione di una linea di prodotti, pannelli e quadri elettrici, che sono prodotti all’interno della fabbrica di Abb, a Mebane».

Negli Usa dallo scorso ottobre

L’impatto, arrivato in Carolina del Nord lo scorso ottobre, è stato subito positivo: «Il gruppo di lavoro mi ha aiutato ad ambientarmi: ci sono tantissimi giovani e molti bergamaschi. Frequento il gruppo di italiani che ci sono in Abb, ma anche i tanti messicani - racconta -. Siamo un gruppo coeso e lavoriamo insieme ma condividiamo anche il tempo libero». Che è all’insegna dello sport: «Qui non c’è molto da fare - sorride -. Chi abita qui è soprattutto lavoro e famiglia: gli uomini ma anche i giovani amano andare a pesca, ma fanno poca attività fisica. Io gioco tantissimo a tennis, uso la piscina del residence dove ho l’appartamento e frequento la palestra».

Il weekend si fa più vario: «Viaggio, cerco di muovermi tra mare e montagna. Quando ho dei giorni prendo anche un aereo interno. Sono stato recentemente a Miami, in inverno sono andato a sciare con degli amici in West Virginia, al Winter Sky».

Charlotte tra pub e musica country

E a 28 anni anche la vita fuori dall’ufficio ha la sua importanza: «Diciamo che qui però sono parecchio “casalingo” rispetto alla mia vita bergamasca - sorride -. Con i colleghi nel weekend andiamo a Charlotte, che è la città più grande e più vitale della zona. Si va al pub, si mangia qualcosa. Si va anche ad ascoltare musica country. La vita fuori dal lavoro qui è fatta di centri commerciali, purtroppo: negozi e ristoranti sono principalmente dentro strutture organizzate a mall. Charlotte è un po’ più a misura europea». E per uno abituato a vivere Borgo Santa Caterina dove la mamma e lo zio gestiscono uno storico barbiere è difficile: «Diciamo che il senso del borgo, della cittadina italiana, è un’altra cosa - sorride -, e quindi spesso qui sto anche volentieri a casa: mi faccio da mangiare, mi leggo un libro, vado a letto presto».

Proprio un’altra vita dagli ultimi tempi italiani quando Andrea faceva nel weekend un secondo lavoro: «Il venerdì e sabato lavoravo in una discoteca da mezzanotte alle 5 del mattino».

Tra boschi e pesca

A Raleigh la vita scorre tranquilla: «Molte aziende, una zona di grande sviluppo: qui siamo circondati dai boschi, gli abitanti amano andare a pesca - continua Andrea -. Io punto alla corsa e insieme a dei colleghi abbiamo anche partecipato a una staffetta. Le amicizie lavorative sono tante: italiani, molti messicani e lo spagnolo imparato bene alle Canarie durante l’Erasmus mi è tornato utile anche se principalmente parliamo in inglese». Anche perché l’America Latina lo affascina: «Quando terminerà l’esperienza qui, in Carolina del Nord, vorrei andare in giro per il mondo e lavorare in altre sedi estere. Il Messico è un paese che amo molto e ho già avuto occasione di fare delle esperienze lavorative con Abb ed è un ambiente molto stimolante».

L’Italia quindi per un po’ sarà solo una «toccata e fuga - spiega -. Certo, quando torno a casa è una meraviglia, tutte le volte. L’Italia è impareggiabile: la sua bellezza, la storia; il senso della cultura che ci appartiene: cultura alla bellezza».

A Bergamo per tagliare i capelli

E soprattutto il ritorno a casa è sempre una festa. «Un reunion con gli amici: mi mancano gli aperitivi al Rio Bar o nei locali all’aperto della movida bergamasca - sorride -. E soprattutto appena torno a casa si corre dalle nonne e a tagliare i capelli dallo zio». Daniele e mamma Barbara Locatelli gestiscono infatti lo storico parrucchiere in borgo Santa Caterina al civico 81/b.

Poi c’è il capitolo «food»: «Mi manca tantissimo il cibo italiano: qui negli Usa si trova ormai tutto ma i prezzi sono alti: la mozzarella di bufala e il prosciutto crudo posso permettermeli una volta al mese, ma cucino spesso la pasta al pomodoro, con la ricetta della nonna».

E dopo una sistemata al look, un aperitivo e una cena in famiglia, non mancano i luoghi del cuore: «Sicuramente in Città Alta torno sempre, anche solo per una passeggiata e per respirare quell’aria storica della mia città. La notte, rispetto a qui dove alle 21.30 chiude tutto, mi diverto con gli amici e un salto al Costez (discoteca di Grumello, ndr) lo faccio sempre: è qui che ho lavorato come cameriere, vado a salutare i miei ex “colleghi”».

«L’Italia? Tornerò ma non ora»

L’Italia resta nei progetti futuri: «Ora punto all’estero, all’esperienza da acquisire, a conoscere gente nuova e stili di vita diversi. Creo nuove relazioni, creo ponti e un futuro all’insegna del nuovo. Se penso che ho comprato casa proprio in Borgo Santa Caterina poco prima di sapere del possibile trasferimento negli Usa mi viene da ridere - dice -, ma va bene così. Sono un tipo solare, il bicchiere lo voglio vedere sempre mezzo pieno. L’Italia c’è nei miei progetti: più avanti tornerò».

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