È l’ora di piazza Dante: ecco come sarà
Via al cantiere del nuovo centro - Foto

Il 27 gennaio il primo colpo di ruspa della riqualificazione. Si inizia con il taglio delle piante e la rimozione dell’asfalto in superficie.

Tre progetti, un solo cantiere. Scocca l’ora del centro piacentiniano, di piazza Dante, dell’ex albergo Diurno. Mancano pochi giorni al primo colpo di ruspa che segnerà la partenza di questi tre obiettivi inseguiti dall’amministrazione per lungo tempo. Troppo. «Tre in uno» perché con l’avvio del cantiere da 1,2 milioni di euro, il 27 gennaio, decolla ufficialmente la riqualificazione di piazza Dante che porterà all’apertura di un nuovo locale nelle sue viscere, dove c’era l’ex Diurno, tra i pilastri funzionali del nuovo centro piacentiniano.

Sono passati tre anni dall’avvio del concorso internazionale, due dall’assegnazione al gruppo «Flânerie», centotredici dal primo bando vinto da «Panorama», la rivoluzione firmata dall’architetto Marcello Piacentini e dall’ingegnere Giuseppe Quaroni. All’epoca ci vollero vent’anni per completare l’articolato disegno che ha regalato a Bergamo il Sentierone, la torre dei Caduti, la nuova Camera di Commercio, le sedi delle banche, il palazzo di giustizia.

Stavolta si spera che gli anni di cantiere siano molti meno (sulla carta entro la fine del mandato per tutti e tre i lotti) anche perché la fase burocratica è già stata piuttosto complessa. «Sì - sospira l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini - finalmente si parte. Nei prossimi giorni il cantiere inizierà a muovere i primi passi. È stato un lavoro lungo, complesso, che alle normali lentezze ha aggiunto anche il dialogo con il privato per la riqualificazione dell’ex albergo Diurno. Anzi, chapeau ai privati, perché avere così tanta pazienza e tenere duro fino alla fine non è da tutti».

La prima fase è la più semplice dal punto di vista cantieristico, la più complessa politicamente. I motivi sono due: il taglio dei 14 alberi su tutta piazza Dante e gli inevitabili disagi tra chiusure, transenne, ruspe e camion che faranno avanti e indietro in pieno centro. La rimozione degli alberi, che saranno sostituiti come previsto nel progetto vincitore, è indispensabile per sollevare tutta la superficie in cemento della piazza e consentire l’impermeabilizzazione della cupola del Diurno. È il primo dei quattro passaggi di cantiere previsti nella convenzione tra il Comune di Bergamo e la società che realizzerà il nuovo locale sotto piazza Dante.

Per lo stesso motivo dovrà essere temporaneamente spostata anche la fontana del Tritone (o «della Fiera»), che verrà spostata nei magazzini comunali di via Serassi dove si procederà con il restauro.

Basta un occhio profano per accorgersi che necessita di un pesante lifting: realizzata nel 1740 da Giovan Battista Caniana, oggi dalle sue statue l’acqua non zampilla più a causa di una perdita nella grande vasca e il colore del Tritone sulla sommità è solo il lontano ricordo dell’originale pietra di Zandobbio.

Dopo la rimozione della fontana l’azienda vincitrice dell’appalto pubblico, la Razzetti e Bosazza di Torino, toglierà tutta la pavimentazione e inizierà a scavare fino a 85 centimetri di profondità. Toccherà poi al privato verificare le condizioni di tutta la copertura e impermeabilizzarla, oltre a costruire i locali tecnici indispensabili per garantire il ricircolo dell’aria nei locali sottoterra. A quel punto il Comune riporterà il terreno alla quota originaria prima di realizzare le uscite di sicurezza.

Rispetto alla prima versione proposta dai progettisti, con due ali ad alzarsi negli angoli sul lato rivolto verso alla procura, le uscite di sicurezza saranno costituite da scale coperte con piccoli volumi interamente vetrati. Le modifiche sono state studiate dopo un lungo confronto tra progettisti, amministrazione e Soprintendenza. L’ingresso principale invece, come si può vedere dagli ultimi rendering, sarà un grande occhio che si aprirà verso piazzetta Piave, con un parapetto interamente vetrato per ridurre al minimo l’impatto.

Ma è solo l’inizio, perché il progetto del nuovo centro piacentiniano riguarda anche il Sentierone, piazza Cavour a fianco del teatro Donizetti. È il secondo lotto, prima del terzo e definitivo con la riqualificazione completa di piazza Matteotti, di fronte a palazzo Frizzoni, compresa di pedonalizzazione dall’incrocio con viale Roma fino a via XX Settembre. Meglio fare un passo per volta. «Stiamo già lavorando al secondo lotto, soprattutto su piazza Cavour - conferma Valesini -. Abbiamo incontrato la Soprintendenza e la incontreremo ancora nei prossimi giorni. Contiamo di avere il progetto definitivo per gennaio. Prevediamo l’avvio dei lavori a fine 2020, in perfetta sintonia con la conclusione del restauro del teatro Donizetti che è nelle fasi finali. Poi seguirà il terzo lotto, con dinamiche ancor più complesse perché dovremo affrontare il tema della pedonalizzazione che uno degli obiettivi più ambiziosi del mandato».

Ecco alcune foto storiche di piazza Dante e dell’ex Diurno direttamente da Storylab.

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