Giovani, conclusa l’edizione estiva di «Ragazzi on the road». Magoni: «Il sogno, portarla in tutti i capoluoghi»

Si è conclusa a Palazzo Pirelli la speciale edizione estiva del progetto «Ragazzi On The Road», iniziativa che ha coinvolto una ventina di ragazzi dai 15 anni in su, delle province di Bergamo, Brescia e Sondrio.

Si è conclusa a Palazzo Pirelli a Milano la speciale edizione estiva del progetto «Ragazzi On The Road», iniziativa che ha coinvolto una ventina di ragazzi dai 15 anni in su, delle province di Bergamo, Brescia e Sondrio : un format che ha portato gli studenti a mettersi nei panni degli agenti della polizia e a stare a stretto contatto con le forze dell’ordine e di pronto intervento, per dare ai giovani più consapevolezza dell’attività da loro svolta. L’evento si è svolto nella mattinata di domenica 12 settembre alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, del consigliere segretario Giovanni Malanchini, e degli assessori regionali alla Sicurezza e Polizia Locale, Riccardo De Corato, e al Turismo, Lara Magoni.

«Sul tema giovani tanti parlano ma poi c’è chi prova a fare qualcosa per loro; noi – ha detto Fermi -–vogliamo provare a fare uno scatto in più con questo progetto provando anche a strutturarlo istituzionalmente e magari ad esportarlo». «Abbiamo fatto rete tra le migliori energie del territorio – ha sottolineato Malanchini –. Ringrazio i sindaci e gli amministratori che hanno dato forza a questo progetto nonostante il difficile periodo di pandemia».

De Corato ha puntato il dito sulla pericolosità di biciclette ma soprattutto monopattini che gli ultimi fatti di cronaca hanno portato ancora una volta ad emergere , associandosi così al presidente dell’Associazione Socio Educativa Ragazzi On The Road di Bergamo Egidio Provenzi che invoca casco e assicurazioni per i monopattini.

Magoni ha lodato l’iniziativa spiegando che «state lavorando affinchè la nostra società sia migliore. Il sogno più grande è arrivare in tutti i capoluoghi. Vi ringrazio come assessore e come cittadina».

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