Il Papa chiede pace: «Mi rivolgo ai grandi del mondo: mai più la guerra»

L’INCONTRO CON I FEDELI. Grande emozione a mezzogiorno, quando papa Prevost si è affacciato dalla Loggia centrale delle Benedizioni per recitare il Regina Caeli, la preghiera mariana che in questo periodo pasquale e fino alla Pentecoste sostituisce l’Angelus.

La preghiera domenicale, quindi, almeno in questa occasione, non è avvenuta dalla finestra del Palazzo apostolico, come accadeva usualmente, ma dalla stessa Loggia centrale di San Pietro, da dove giovedì scorso Leone XIV si è mostrato al mondo dopo la sua elezione e «l’habemus Papam» annunciato da protodiacono.

Da Gaza all’Ucraina

«Mi addolora profondamente quanto accade nella Striscia di Gaza. Cessi immediatamente il fuoco, si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi» ha detto Papa Leone XIV. Poi ancora: «Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie».

«Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie»

Il ricordo di Francesco

«Ho accolto con soddisfazione l’annuncio del cessate il fuoco tra India e Pakistan e auspico che attraverso i prossimi negoziati si possa presto giungere a un accordo durevole» ha detto il Pontefice. E al termine del Regina Caeli: «Fratelli e sorelle, l’immane tragedia della Seconda guerra mondiale terminava 80 anni fa, l’8 maggio, dopo aver causato 60 milioni di vittime. Nell’odierno scenario drammatico di una terza guerra mondiale a pezzi, come più volte ha affermato Papa Francesco, mi rivolgo anch’io ai grandi del mondo con ripetendo l’appello sempre attuale: mai più la guerra».

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