Sacchetti vietati, 5 mila euro di multa al fruttivendolo

Una sanzione di cinquemila euro per un sacchetto di plastica. La storia di Rocco Labriola, ambulante di frutta e verdura nei mercati della Bergamasca, ha dell’incredibile.

Il 20 febbraio 2018 la giornata inizia molto presto come al solito, sveglia all’alba per raggiungere la piazzola nel mercato di Sant’Omobono Terme. Labriola allestisce il banco e inizia a vendere i prodotti ai suoi clienti. Da poco è stato introdotto dal governo l’obbligo di utilizzare i sacchetti biodegradabili, ma le prime borse in circolazione, prodotte con fibre di mais, sono proprio leggere, soprattutto se devono portare chili di frutta e verdura.

Per evitare che i clienti perdano la spesa per strada, l’ambulante decide di usare ancora i cari e vecchi sacchetti di plastica. I carabinieri della Forestale di Almenno San Salvatore intervengono ed elevano un verbale per aver commercializzato shoppers non conformi alle normative vigenti, in violazione alla legislazione in materia ecologica. Tre anni più tardi l’ambulante riceve la cartella esattoriale e non crede ai propri occhi quando legge sul verbale la cifra della sanzione. Decide di rivolgersi subito alla sua associazione di categoria, Anva Confesercenti, che presenta gli scritti difensivi in provincia di Bergamo, competente in materia, contro il verbale di accertamento

Un primo risultato arriva il 16 aprile o con la comunicazione del settore ambiente provinciale, che dimezza la somma dovuta per la violazione, riducendola a 2.509 euro. Ancora però decisamente troppi, soprattutto se si devono pagare in un’unica soluzione. Ora il sindacato di Anva Confesercenti sta cercando di aiutare l’associato, in modo da ottenere quantomeno una rateizzazione dell’importo.

«Abbiamo solo pensato di aiutare la nostra cliente, mettendo i 5 chili di arance in un altro sacchetto più resistente – commenta Rocco Labriola -. In quel momento i carabinieri in servizio sono intervenuti elevando il verbale. Purtroppo stiamo vivendo momenti difficili e la sanzione pesa molto anche sui conti della famiglia. Speriamo ci concedano almeno di rateizzare l’importo».

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