Scuole, nella Bergamasca vaccinato l’81% del personale: mancano 2.500 tra docenti e non

Ciclo completato per 16.500. Un altro 7% attende il richiamo. L’assessore Moratti: «Bisogna superare reticenze e timori infondati».

La clessidra non è solo quella del tempo. Nell’avvicinamento alla prima campanella, tra praticamente due settimane, scorrono altri «granelli». È il conto alla rovescia dell’immunizzazione, con un ultimo sprint da inseguire: in Bergamasca restano da vaccinare ancora circa 2.500 lavoratori della scuola, più un altro migliaio di persone che hanno professioni correlate, dalle mense ai trasporti. La fotografia l’ha diffusa ieri Regione Lombardia, all’interno di un ampio mosaico di dati dedicati al personale docente e non docente, ma anche agli studenti. La sfida più stringente appare quella per immunizzare professori e bidelli, amministrativi e tecnici, considerato l’obbligo di green pass. In Bergamasca, secondo le cifre elaborate dalla Regione (sulla base della platea indicata dal ministero dell’Economia), sono 20.687 i lavoratori del comparto scolastico, considerando sia le scuole pubbliche sia le paritarie: l’81% di questi (oltre 16.500 mila), stando al calcolo della Direzione generale Welfare di Palazzo Lombardia, ha completato il ciclo vaccinale e un altro 7% ha ricevuto la prima dose e attende il richiamo. Manca il restante 12%: calcolatrice alla mano si tratta di 2.482 lavoratori non ancora raggiunti dalla campagna vaccinale, che per essere in regola col green pass dovrebbero continuamente sottoporsi a un tampone (con esito negativo, validità 48 ore); in questa quota, però, possono esserci anche persone non vaccinate ma che sono guarite recentemente dall’infezione, perché la certificazione verde si ottiene anche così (con validità di sei mesi).

«I giorni che ci separano dall’inizio della scuola devono essere utilizzate da personale scolastico e ragazzi per vaccinarsi – rimarca Letizia Moratti, vicepresidente e assessore regionale al Welfare –. Poter iniziare così l’anno che si apre con maggiore serenità per loro e per gli altri. La scuola è un pilastro fondamentale della nostra società e dare continuità alla didattica in presenza costituisce un obiettivo comune per ragazzi, famiglie e istituzioni».

Bergamo fa comunque leggermente meglio della media regionale: il trend lombardo evidenzia infatti l’86% di lavoratori della scuola raggiunti dalla profilassi (Bergamo è appunto all’88%), e su un totale di 232.191 cittadini ne mancano circa 25 mila. Da non sottovalutare il fattore della residenza, considerata l’alta mobilità dei docenti: «Per quanto riguarda il personale scolastico non residente e nemmeno iscritto al Sistema sanitario regionale, ne risultano vaccinati in Lombardia al momento circa la metà, ovvero 21.000, tra docenti e non docenti. I dati tuttavia non sono completi, visto che parte di questi lavoratori potrebbe essersi vaccinata nelle regioni di provenienza», spiega la Regione.

La «galassia»

Regione Lombardia ha fatto un ulteriore passo in più, nel percorso per la sicurezza delle scuole. Già da marzo – quando partì la corsia prioritaria per le vaccinazioni – ha creato una «white list», cioè un elenco di lavoratori della scuola che comprende, oltre ai lavoratori «tipici», altre figure quali gli addetti alle mense, gli autisti degli scuolabus, il personale delle scuole dell’infanzia, degli asili nido e dei corsi professionali. Secondo questa rimodulazione, la «popolazione» del comparto bergamasco sale a 32.186 persone: l’82,2% ha già completato il ciclo vaccinale e il 6,92% ha ricevuto la prima dose e attende il richiamo, mentre c’è un 10,88% (3.501 persone) non immunizzato. Tolti i circa 2.500 lavoratori «classici» del mondo-scuola non ancora vaccinati, resta dunque scoperto un altro migliaio di bergamaschi che frequentano in maniera più periferica la «galassia» scolastica. «Bisogna superare reticenze e timori infondati e guardare con fiducia a un futuro che, grazie alla prevenzione e alla protezione offerta dal vaccino, potrà essere più sereno – è l’auspicio di Moratti –. Scuola in presenza significa anche consentire agli studenti di riavviare importanti rapporti di socialità e ai genitori di dedicarsi al loro impegno lavorativo». Capitolo studenti: a livello lombardo, su 686.967 residenti tra i 12 e i 19 anni il 76% ha aderito. Più nel dettaglio, in 451.710 hanno ricevuto almeno la prima dose, mentre in 275.394 hanno completato il ciclo.

Accesso libero

Per favorire la massima copertura vaccinale del personale della scuola, la Regione ha garantito l’accesso libero in qualunque centro vaccinale del territorio. Per i ragazzi è necessaria l’adesione tramite portale https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/), sportelli Postamat, portalettere o chiamando il call center al numero verde 800.894.545.

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