Benefici per la prima casa: due anni per conservarli

GUIDA DEL FISCO. È aumentato il tempo a disposizione per vendere l’abitazione precedente. Tasse al compromesso 0,5% se non c’è Iva.

In un periodo storico in cui acquistare una casa può diventare un’operazione molto complicata (in termini finanziari, ma non solo) è molto utile la nuova guida «L’acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni fiscali» messa online sul sito del fisco (www.agenziaentrate.gov.it) nella sezione «L’Agenzia informa».

Il testo aggiornato (oltre trenta pagine scaricabili gratuitamente in formato pdf), è rivolto agli acquirenti persone fisiche (che non agiscono nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali) e si riferisce alle compravendite tra privati e a quelle tra imprese e privati. La pubblicazione fornisce le principali regole da seguire per poter utilizzare tutti i benefici previsti dalla legge (imposte ridotte, limitazione del potere di accertamento di valore, eccetera); inoltre dà indicazioni pratiche, esempi concreti e risposte ai quesiti più ricorrenti.

La tassazione del preliminare

Tra le novità, citiamo le modifiche normative sulla tassazione del preliminare (compromesso). Dal 1° gennaio 2025, per caparre e acconti senza Iva è prevista un’imposta di registro proporzionale dello 0,5%, imputabile all’imposta dovuta al definitivo. Resta il regime differenziato se il contratto è soggetto a Iva.

La prima casa

I giovani under 36 anni (con Isee fino a 40mila euro) che hanno comprato una prima casa tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023 (o 2024, se il preliminare è stato registrato entro l’anno precedente), non pagano imposte di registro, ipotecaria e catastale

Capitolo prima casa. Dal 2025, chi acquista una nuova abitazione avrà due anni di tempo (anziché uno) per vendere l’immobile già posseduto e mantenere il beneficio. Le imposte agevolate da versare quando si compra una prima casa si dividono su due linee: 1) se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva, imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (anziché del 9%) a cui si aggiungono l’imposta ipotecaria e quella catastale nella misura fissa pari (cadauna) a 50 euro; 2) se si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva: Iva ridotta al 4%, a cui si aggiungono (nella misura fissa cadauna di 200 euro) le imposte di registro, ipotecaria e catastale. I giovani under 36 anni (con Isee fino a 40mila euro) che hanno comprato una prima casa tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023 (o 2024, se il preliminare è stato registrato entro l’anno precedente), non pagano imposte di registro, ipotecaria e catastale. L’eventuale Iva versata genera un credito d’imposta. Per gli atti stipulati tra il 1° gennaio e il 29 febbraio 2024 è previsto un credito d’imposta da usare entro il 31 dicembre 2025.

Da non dimenticare

Prima dell’acquisto, è consigliato verificare la titolarità dell’immobile e l’assenza di vincoli o ipoteche. Un focus è dedicato al sistema del «prezzo-valore», che consente vantaggi fiscali in presenza di specifici requisiti.

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