
Economia / Bergamo Città
Lunedì 15 Settembre 2025
Bergamo e Perugia insieme per i distretti del commercio
L’ACCORDO. Le due città come Perugia e Bergamo, distanti geograficamente, sono accomunate da una struttura urbana simile e da sfide identiche. Inizieranno a lavorare insieme per valorizzare i distretti urbani del commercio.
Tra gli obiettivi, contrastare la desertificazione commerciale legata alla scomparsa dei negozi di vicinato, avviare percorsi strutturati di rigenerazione urbana e sociale, incrociare politiche commerciali e turistiche, attraverso dati e competenze condivise, per potenziarne gli effetti positivi sull’economia delle città. Il progetto «Distretti del commercio: il futuro delle nostre città» di Confcommercio Perugia e Bergamo, dal percorso biennale e sviluppato con il contributo delle rispettive Università e il sostegno di Confcommercio Imprese per l’Italia e delle istituzioni, è stato presentato in una conferenza stampa congiunta a Perugia a palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, nella mattinata di lunedì 15 settembre.
L’esperienza consolidata di Bergamo
In questo modo Perugia, che si sta preparando ad avviare i suoi primi Distretti del commercio dopo la recente legge regionale, potrà così contare sull’esperienza consolidata di Bergamo, dove sono attivi dal 2008 e coinvolgono oltre 150 comuni. Questa collaborazione consente di mettere a fattor comune esperienze, tecnologie e know-how. Bergamo «offrirà il proprio modello di gestione, che ha già prodotto risultati concreti nella rivitalizzazione di molte aree urbane» ha spiegato Giovanni Zambonelli, presidente di Confcommercio Bergamo; Perugia invece, come ha sottolineato Michele Biselli, presidente Confcommercio del capoluogo umbro e comprensorio, «potrà partire subito con un approccio innovativo, integrando strumenti come il progetto nazionale Confcommercio Cities, che permette di analizzare i flussi di visitatori e cittadini con dashboard digitali avanzate, per trasformare questi dati in informazioni utili alla definizione di politiche e azioni adeguate alle necessità di imprese e cittadini».
Biselli ha poi spiegato che la collaborazione con Bergamo, con il mondo universitario (saranno formate nuove figure professionali specializzate in analisi dei dati e sviluppo territoriale) e la sinergia con le amministrazioni locali, «ci permetteranno di partire presto anche in Umbria con i Distretti del commercio, unendo esperienza, nuove competenze e nuove tecnologie per dare al nostro territorio un futuro più competitivo e sostenibile».
La sinergia tra amministrazioni locali
«Dopo quasi vent’anni, il nostro Distretto si avvale di un nuovo gioiello, la collaborazione con Perugia su questo progetto strategico» ha affermato ancora Zambonelli. «Ci accomuna il fatto - ha aggiunto - che teniamo al nostro tessuto sociale ed economico e l’upgrade sul quale noi puntiamo in questo lavoro congiunto è quello dell’integrazione di un sistema di monitoraggio dei flussi attraverso le celle telefoniche. I suoi frutti ricadranno positivamente sulle nostre città, sui nostri territori, su chi li abita o li visita e soprattutto sulle nostre imprese del terziario».
Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni, l’assessore al commercio del Comune di Perugia Andrea Stafisso, il vicesindaco e assessore al Commercio del Comune di Bergamo Sergio Gandi (in collegamento), il manager del Distretto di Bergamo Nicola Viscardi, e Luca Ferrucci, amministratore Unico di Sviluppumbria. L’assessore Stafisso ha messo l’accento sulla «positiva” direzione intrapresa delle buone pratiche e del confronto “perché le sfide del commercio oggi sono tante». Mentre per Stafisso i Distretti sono anche «una risposta concreta al concetto di fare rete», per Gandi sono pure «un luogo utile e virtuoso per la vita delle città e non solo per l’aspetto commerciale».
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