Economia / Valle Seriana
Mercoledì 19 Novembre 2025
«Da Vittorio» si conferma tristellato. Mattia Pecis premiato come miglior giovane chef
CUCINA. Sempre grandi riconoscimenti per la cucina bergamasca. Ecco come è andata per le stelle Michelin.
Bergamo
Bergamo è ancora una volta protagonista dell’alta ristorazione. Il ristorante «Da Vittorio» con gli chef Bobo e Chicco Cerea si è confermato nell’olimpo della Guida Michelin con le tanto ambite tre stelle, mentre il giovane chef Mattia Pecis, originario di Clusone e operativo nel locale Cracco Portofino è stato premiato come miglior giovane chef italiano e poi ha subito provato una seconda gioia con l’attribuzione della sua prima Stella Michelin.
La cerimonia per la presentazione della Rossa 2026, che si è svolta a Parma, ha visto salire sul palco anche Angelo Agnelli, amministratore delegato di Baldassare Agnelli Spa, che ha premiato il ristorante Madrigale con il titolo di opening of the year.
La Bergamasca vanta anche un ristorante due stelle Michelin con Villa Elena in Città Alta e due locali con la Stella Verde, dedicata alla sostenibilità, grazie al lavoro di Contrada Bricconi di Oltressenda Alta e all’Agriturismo Ferdy di Lenna.
Numerosa la pattuglia dei locali premiati con una stella Michelin: Cucina Cereda di Ponte San Pietro, Impronte di Bergamo, Il Saraceno di Cavernago, Contrada Bricconi di Oltressenda Alta, Osteria degli Assonica di Sorisole, LoRo di Trescore Balneario, San Martino di Treviglio e Osteria della Brughiera di Villa d’Almé.
Tutti gli stellati
In totale sono 341 i ristoranti una stella Michelin, 38 i due ristoranti Michelin e 15 i ristoranti tre stelle Michelin con l’ingresso di La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti a Serralunga d’Alba a Cuneo per un totale di 394 Stelle Michelin. Un risultato che porta l’Italia al secondo posto al mondo per numero di ristoranti stellati. E Heinz Beck, chef de La Pergola a Roma, è stato premiato anche come chef mentor dell’anno.
Sono invece 22 i ristoranti che conquistano 1 stella Michelin. Molti i volti giovani in questa selezione diretta, anche per l’edizione 2026, da Sergio Lovrinovich. Nel firmamento della «rossa» assegnata la stella a: Le Petit Bellevue a Cogne, in Valle d’Aosta; la Liguria ottiene due riconoscimenti, entrambi in provincia di Genova, con Cracco Portofino e Rezzano Cucina e Vini a Sestri Levante. E lo chef Mattia Pecis, 29 anni, di Cracco Portofino prende anche il premio speciale Young Chef Award dichiarando che «l’emozione è a mille». In Lombardia brillano da oggi le stelle di Senso Lake Garda Alfio Ghezzi a Limone sul Garda (Brescia) insieme a quella di Abba a Milano, Procaccini a Milano e Olio a Origgio (Varese). Mentre il Trentino Alto Adige conquista due riconoscimenti per il ristorante Porcino a Badia (Bolzano) e Quellenhof Gourmetstube 1897 a San Martino in Passiria (Bolzano). In Veneto il riconoscimento della stella va a Agli Amici Dopolavoro a Venezia Isola delle Rose. In Emilia Romagna conquistano la una stella Michelin i ristoranti Cavallino a Maranello (Modena) e Da Lucio a Rimini. In Toscana il riconoscimento arriva per Lucàs by Paulo Airaudo a Firenze e Sciabola a Forte dei Marmi (Lucca).
Tre riconoscimenti nel Lazio: premiati Al Madrigale Nuova Cucina Rurale a Tivoli, Ineo a Roma con lo chef e mente creativa Heros De Agostinis e La Terrazza a Roma. Inoltre Al Madrigale Nuova Cucina Rurale a Tivoli prende anche il nuovo premio speciale Apertura dell’anno, a soli otto mesi dall’inaugurazione, Dalle Marche entra nella selezione stellata Casa Bertini a Recanati (Macerata). In Abruzzo Zunica 1880 a Villa Corallo in località Sant’Omero (Teramo). Conquistano una stella Michelin in Campania il ristorante Alain Ducasse Napoli e Umberto a Mare a Forio-Ischia. E in Sardegna brilla da oggi Capogiro a Baja Sardinia (Sassari).
I curatori della «rossa» sottolineano il rinnovamento della selezione con l’ingresso quest’anno di sei ristoranti: Porcino, Sciabola, Al Madrigale Nuova Cucina Rurale; Ineo; Casa Bertini, Zunica 1880 a Villa Corallo. Inoltre tanti i giovani talenti: hanno meno di 30 anni lo chef di Cracco Portofino, Mattia Pecis e lo chef Emin Haziri di Procaccini a Milano. Meno di 35 anni Jorg Giubbani andato ad affiancare Matteo Rezzano al ristorante ligure Rezzano Cucina e Vino, Marco Verginer, chef e co-proprietario insieme alla sommelier Michaela Mair del ristorante Porcino; gli chef Riccardo Forapani e Virginia Cattaneo, che lavorano in collaborazione sotto la supervisione di Massimo Bottura, a Il Cavallino a Maranello; Jacopo Ticchi chef e fondatore del ristorante Da Lucio a Rimini; l’executive chef Alessandro Lucassino del ristorante Alain Ducasse a Napoli nonché Fabrizio Regine, il sommelier e titolare di Umberto a Mare sull’isola di Ischia.
15 i tristellati
I tristellati della guida Michelin Italia 2026 sono Villa Crespi, Piazza Duomo, Da Vittorio, Le Calandre, Dal Pescatore, Osteria Francescana, Enoteca Pinchiorri, La Pergola, Reale, Uliassi, Enrico Bartolini al Mudec, Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Quattro Passi) e Casa Perbellini ai 12 Apostoli. A questa schiera di campionissimi si aggiunge il Rei Natura by Michelangelo Mammoliti a Serralunga d’Alba (Cuneo), che sintetizza i suoi dieci anni di esperienza come una «cucina del cuore», Tra le novità della 71/a edizione due nuovi indirizzi due stelle Michelin, tra i quali uno aperto appena 16 mesi fa: è Famiglia Rana a Oppeano (Verona) con lo chef Francesco Sodano. E i Tenerumi a Vulcano (Messina) con chef Davide Guidara che ha saputo esaltare il mondo vegetale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA