Edilizia, le tredicesime valgono 13,5 milioni: «Mai avuto tanto lavoro»

In Bergamasca. Pesenti (Ance): prospettive buone, anche ottobre si è chiuso con un incremento dell’11,4% Carrara (Confartigianato): ma le sfide non sono finite.

Quest’ anno tredicesime «ricche» per l’edilizia orobica: ai lavoratori sono stati erogati complessivamente quasi 13,5 milioni. Cifra suddivisa tra gli operai (7.336) delle imprese «industriali» delle costruzioni iscritte a Cassa edile che ha erogato 6,8 milioni (+ 8% rispetto al 2021) e quelli del mondo dell’artigianato (6.044 operai) per cui Edicassa ha stanziato una cifra di poco superiore ai 6,6 milioni, l’8,6 per cento in più dello scorso anno.

«Indubbiamente il settore quest’ anno chiude con un bilancio positivo e anche i numeri relativi alle tredicesime lo dimostrano - il commento di Vanessa Pesenti, presidente Ance Bergamo - Gli ultimi dati di Cassa edile relativi al mese di ottobre segnalano un incremento dell’11,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In generale, rispetto ai risultati del 2021 che già avevano registrato un’importante crescita sul 2020, quest’ anno l’aumento rispettivamente del 7% per la massa salari e di circa 9% sia per imprese che lavoratori». «Probabilmente - aggiunge - non abbiamo mai avuto tanto lavoro e tante opportunità e, dal dopo guerra, questo forse è il periodo delle sfide più affascinanti. Ma anche quello di emergenze e criticità che vanno dal caro energia all’aumento del prezzo dei materiali, dalla questione della cessione dei crediti collegata al Superbonus all’eccessivo rialzo dei tassi di interesse, che rischia di innescare una spirale di recessione, fino alla mancanza di manodopera».

La presidente Ance mette sul tavolo un altro tema destinato a tenere banco nei prossimi mesi: il nuovo, attesissimo, Codice degli appalti. «In attesa di esaminare il testo definitivo approvato dal Consiglio dei ministri - avverte - auspichiamo un confronto serio che consenta di evitare gli errori e il fallimento della precedente riforma». «Abbiamo bisogno - precisa - di procedure snelle e trasparenti per avviare finalmente gli interventi previsti dal Pnrr e di misure efficaci per la revisione tempestiva dei prezzi. Soprattutto abbiamo bisogno di una nuova politica industriale del settore che consentirebbe un duplice obiettivo: ridare fiato all’economia e pianificare nel medio-lungo periodo la messa in sicurezza e la rigenerazione energetica e sismica del parco edilizio esistente».

Numeri positivi anche per Edilcassa che ha chiuso l’anno solare (in edilizia coincide con il 30 settembre) con un incremento del 9,42 % della massa salari e 7,3% delle ore lavorate.

Aumenti del 10% anche gli addetti e del 7,3% le imprese iscritte 1.753 il totale). Angelo Carrara, referente di Confartigianato Bergamo per le imprese del settore casa e presidente di Edilcassa, invita alla prudenza. «Le sfide per le imprese non sono finite, penso in particolare a quelle che hanno lavorato col Superbonus, molte hanno anticipato con fondi propri i crediti e che ora sono in attesa che le banche tornino ad acquistarli. Se la situazione non si sblocca il rischio default è dietro l’angolo».

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