Aumentano le assunzioni e il lavoro femminile. Ma crescono anche i precari

L’indagine. Crescono le assunzioni e la presenza femminile nel mondo del lavoro bergamasco come anche le forme precarie di reclutamento. Sono questi i dati che balzano agli occhi nello studio Cisl sui dati dell’Osservatorio provinciale relativi al 2022.

Rispetto al 2019, infatti, il numero delle assunzioni è cresciuto del 15,7%, arrivando a un totale di 148.860 posizioni aperte (una persona può aver svolto nell’anno più contratti). Tra questi, i contratti aperti a personale femminile è cresciuto del 20.2%, quelli maschili del 13.1. la crescita della presenza di lavoratrici è più forte nei contratti a part time (+11.8 contro il +2.1 degli uomini), ma è il doppio anche nei contratti a tempo pieno: qui le donne crescono del 27% mentre gli uomini del 15%. La stessa situazione si ripete anche nelle assunzioni di lavoratori stranieri: in totale aumentano del 24.9%, le donne crescono del 28.7, gli uomini del 23,6.Dato che balza sicuramente all’attenzione e la crescita, più dei uomini, nelle assunzioni femminili (sempre rispetto al 2019) che aumentano del 14% nella fascia tra 35-44 anni, aumentano ancor di più tra 45-54 anni 38% e oltre i 55 anni del 52,2%.

Rispetto al 2021, i dati relativi alle quattro forme di assunzione più utilizzate hanno registrato tutte performance positive: significativo soprattutto l’aumento dell’apprendistato, anche rispetto al 2019, mentre nei confronti del pre-pandemia, i contratti a tempo indeterminato sono ancora inferiori. Al contrario, aumentano Somministrazione e Tempo Determinato. In totale, i contratti precari, negli ultimi quattro anni sono aumentati di 5 punti percentuali, arrivando a quota 70% sul totale assunzioni.

«Un mercato del lavoro, che nel 2022 si è mosso sulle difficoltà dettate dall’aumento dei costi energetici e dalle tensioni internazionali con l’inizio del conflitto armato in ucraina, ha comunque dimostrato una tenuta occupazionale importante che ha visto la nostra provincia segnare risultati significativi nella produzione industriale, artigianale e un aumento del fatturato nel settore dei servizi» spiega Danilo Mazzola, segretario provinciale Cisl

Le assunzioni con contratti a tempo determinato e in somministrazione aumentano ancora, addirittura del 19% se raffrontiamo il dato con il 2019, è questo non è un segnale positivo per una economia come la nostra che non crea le condizioni per una buona occupazione.

«L’aumento dell’occupazione femminile segna un risultato importante anche se analizzando con attenzione i dati si evidenzia una crescita in percentuale minore sotto i 34 anni rispetto alle donne con età maggiore. Questo ultimo aspetto ci porta a dire che c’è ancora molto da lavorare sulle politiche di conciliazione vita-lavoro e non possiamo pensare che con la precarietà nelle assunzioni si possa sostituire una necessità che tenga insieme lavoro e natalità, di cui anche la nostra provincia ha tanto bisogno» conclude Mazzola.

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