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Mercoledì 14 Maggio 2025
Riqualificazione energetica: la proroga è fino al 2027
L’AGEVOLAZIONE. Per le spese sostenute nel corso dei prossimi due anni le detrazioni scendono al 36% (casa principale) e al 30% (extra prima casa).

La legge di Bilancio 2025 ha stabilito che l’agevolazione per chi effettua una riqualificazione energetica (Ecobonus) spetta anche per le spese sostenute dall’anno in corso al 2027. Per le spese nel 2025, la detrazione spetta nella misura del 50% (nel caso di abitazione principale), e del 36% (per le abitazioni diverse dalla prima casa).
L’Eco Bonus scende dal 2026 al 36%
Per le spese effettuate negli anni 2026 e 2027, le detrazioni scendono al 36% (abitazione principale) e al 30% (extra prima casa). Il beneficio consiste in una detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) o dall’imposta sui redditi delle società (Ires), da ripartire in dieci rate annuali di pari importo, la cui entità varia a seconda che l’intervento riguardi la singola unità immobiliare o gli edifici condominiali e dell’anno in cui lo stesso è stato effettuato.
Come fare a usufruire del bonus
Per usufruire del bonus è indispensabile che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali. Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, titolari di qualsiasi tipologia di reddito.
In particolare, sono ammessi all’agevolazione: le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni; i contribuenti titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali); le società semplici; le associazioni tra professionisti; gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
Pagamenti con bonifico
Per ottenere l’agevolazione è necessario effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale (l’obbligo non è previsto per gli interventi realizzati nell’ambito dell’attività d’impresa). Nel modello vanno indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del destinatario delle somme (ditta o professionista che ha effettuato i lavori), il numero e la data della fattura a cui il bonifico si riferisce.
Sono escluse dall’agevolazione le spese per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, mentre rientrano nel bonus le spese per l’acquisto e l’installazione di un apparecchio per il condizionamento e climatizzazione dell’aria in immobile residenziale. Il tetto di spesa (per la riqualificazione energetica) su cui calcolare la detrazione del bonus condizionatori 2025 è pari a 96mila euro.
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