Salone del Mobile, alberghi «sold out» anche a Bergamo

La ripartenza Capozzi (Ascom): siamo quasi tornati ai livelli pre pandemia. Fioccano le prenotazioni per eventi e turismo d’affari. Tornano gli stranieri.

Effetto Salone del Mobile sulle strutture alberghiere cittadine, che in questa settimana risultano «sold out». A Milano è tornata una delle fiere più attese e per il principio dei vasi comunicanti le camere della città meneghina sono andate subito esaurite. Anche gli hotel di Bergamo beneficiano dunque dell’evento fieristico, che si somma al ritorno dei turisti stranieri, che negli ultimi mesi fanno registrare numeri in linea con il 2019.«Gli albergatori benedicono il Salone del Mobile di Milano - sorride Alessandro Capozzi, presidente del gruppo che unisce le strutture ricettive di Ascom Confcommercio Bergamo -. Tocchiamo con mano che, per quanto riguarda le prenotazioni e i prezzi, siamo tornati quasi ai livelli pre pandemia. Teniamo inoltre presente che si tratta del primo vero salone post pandemia».

Effetto Salone del Mobile sulle strutture alberghiere cittadine: questa settimana risultano «sold out»

Parlando di prenotazioni «sono arrivate da poche settimane, ma solo due mesi fa non ci saremmo mai aspettati una richiesta così alta - conclude Capozzi, che gestisce l’Hotel Città dei Mille -. Altri segnali incoraggianti nella direzione di una vera ripartenza». Soddisfatto anche Daniele Zambonelli dell’Hotel Cappello d’Oro. «Che dire, finalmente un salone vero, a differenza di quello un po’ incerto che abbiamo vissuto lo scorso anno - rileva -. I segnali sono ottimi e l’hotel pieno. Basta guardare prezzi e disponibilità per comprendere come il fenomeno riguardi tutto il territorio. Insieme agli ospiti legati al Salone del Mobile - conclude Zambonelli -, stiamo anche vivendo un ritorno del “corporate” (turismo aziendale, ndr) che speriamo vivamente possa proseguire anche nei prossimi mesi: un’altra riprova che, forse, stiamo davvero mettendoci la pandemia alle spalle». Il Salone del Mobile ha insomma contribuito e rafforzato la ripartenza registrata dagli operatori a maggio, dopo un aprile di tutto rispetto.

Grazie al Salone del Mobile, ma non solo, gli hotel del capoluogo vanno verso il tutto esaurito. «A dire la verità il Salone del Mobile è solo uno degli effetti del “fully booked”, perché lungo tutto giugno si nota un’altissima richiesta sulla città, spinta anche dai numerosi eventi - fa presente Beniamino Tomasoni, direttore dell’Hotel Excelsior San Marco -. Semmai grazie al Salone tornano a vedersi i turisti extra europei, anche se provengono in particolare dagli Stati Uniti, mentre l’Asia resta ancora marginale e l’Est Europa purtroppo è completamente fermo, o quasi, dall’inizio del conflitto». Nel frattempo è ripartito anche il turismo «leisure» e congressuale. «I meeting sono tornati quasi a pieno regime - aggiunge Tomasoni - con una forte occupazione che ci ha fatto tornare il sorriso».

I meeting sono tornati quasi a pieno regime con una forte occupazione che ci ha fatto tornare il sorriso

I costi lievitati e la mancanza di personale sono invece i due punti critici in vista dei prossimi mesi. «Speriamo che la questione costi e la difficoltà di convertirli sul cliente non ci renda l’estate amara, ma nel frattempo riscuotiamo già molto interesse e tante presenze grazie al titolo di Capitale della Cultura 2023 - conclude Beniamino Tomasoni -. Cerchiamo di sopperire alla carenza di personale e ci godiamo un ottimo momento che, venti di guerra permettendo, ci fa sognare l’uscita dalla pandemia. Gli albergatori e tutti gli operatori legati al mondo del turismo hanno sofferto molto negli ultimi tempi e ora, con tanta fatica, stanno ripartendo cercando di ritrovare una stabilità nei numeri e nei propri organici. Ci meritiamo un periodo di tranquillità per poter programmare a medio e lungo termine l’attività delle nostre aziende».

I costi lievitati e la mancanza di personale sono invece i due punti critici in vista dei prossimi mesi

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