A Curno via i cassonetti lungo il fiume. «Troppa inciviltà, ora le telecamere»

LA DECISIONE. I rifiuti abbandonati soprattutto durante le festività e i weekend. Il sindaco: «Spettacolo indecoroso, è un’oasi naturale che va rispettata».

Sacchetti abbandonati, miasmi esacerbati dall’esposizione dell’immondizia alle alte temperature estive, paesaggio deturpato in un’area naturalistica di pregio. L’inciviltà è troppa e quindi via i cassonetti per i rifiuti.

La decisione ormai il sindaco di Curno, Andrea Saccogna, l’ha presa: i due grandi contenitori posizionati all’approdo del fiume Brembo verranno eliminati. Una scelta necessaria dovuta ai comportamenti maleducati di svariati avventori che a Ferragosto, dopo una giornata all’aria aperta con picnic sul lungofiume, hanno pensato bene di scaricare in modo massivo sacchetti di rifiuti fuori e dentro ai cassoni. Una mancanza di rispetto e di senso civico che è stato proprio il sindaco a denunciare con un post su Facebook corredato da alcuni scatti. «Questa è la situazione dei cassonetti per rifiuti presenti all’approdo del fiume Brembo dopo Ferragosto, non molto diversa da quella che si vede dopo ogni weekend di sole – scrive il primo cittadino –. Credo sia una vista indecorosa per tutte quelle persone - curnesi e non - che ogni giorno percorrono la nostra stupenda pista ciclopedonale e in generale vivono questo prezioso tesoro verde». I festeggiamenti ferragostani sono stati in realtà la goccia che ha fatto traboccare il vaso; a farsi beffa delle regole della buona convivenza infatti ci sono spesso anche alcuni cittadini del paese. «Considerato che i cassonetti vengono pure usati da qualche furbone per gettare il proprio indifferenziato, credo sia giunto il momento di toglierli», continua Saccogna.

Segnalazioni dai cittadini

Sono diverse le segnalazioni arrivate in Comune relative a residenti che approfittano dei contenitori per scaricarvi inopportunamente i sacchi dell’indifferenziato. In passato, dice il sindaco, si era tentato di intervenire installando dei cestini per la differenziata. «Ma nessuno la faceva», precisa. E dunque stop ai bidoni. Anche perché, aggiunge, «sono molto ingombranti e poco piacevoli da vedere». Il senso quindi è anche preservare un luogo naturale, che «è molto bello e frequentato». Preservare, sì, ma anche sanzionare. Il Comune sta pensando infatti di posizionare nella zona delle telecamere per individuare e multare eventuali trasgressori. «Abbiamo appena acquistato delle telecamere intelligenti per contrastare l’abbandono dei rifiuti in paese. Sono due telecamere mobili e sono molto più efficaci delle ispezioni. Se si dovessero verificare altri episodi di abbandono le metteremo anche lì». L’assenza dei cestini però non risolve la questione alla radice e il sindaco ne è consapevole: «Il fatto che non ci siano cestini potrebbe aumentare la probabilità che qualcuno lasci in giro l’immondizia». Per questo l’amministrazione fa appello alla buona educazione. «Chi si recherà all’approdo per un picnic dovrà portare a casa i rifiuti come succede nelle radure di montagna. Abbiamo la fortuna di vivere a due passi da una meraviglia della natura – conclude il sindaco –, non sprechiamola».

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