
Cronaca / Hinterland
Domenica 29 Giugno 2025
Guasto al radar: impatto su 33 voli a Orio. La situazione è tornata alla normalità
IL CAOS NEI CIELI. Dopo l’avaria al sistema radar che sabato sera ha provocato soppressione di voli, ritardi e riprogrammazione di partenze e decolli, con disagi per i passeggeri, è tornata la normalità nel sistema aeroportuale e negli scali.
Dopo l’avaria al sistema radar che sabato sera ha provocato soppressione di voli, ritardi e riprogrammazione di partenze e decolli, con disagi per i passeggeri, è tornata la normalità nel sistema aeroportuale e negli scali nella giornata di domenica 29 giugno. Intanto parte l’indagine dell’Ente nazionale dell’aviazione civile che fa un primo bilancio e parla di 320 voli impattati dal rallentamento della trasmissione dati al Centro di controllo d’area di Milano dell’Enav, che ha costretto allo stop gli aerei per un paio d’ore negli scali di Liguria, Lombardia e Piemonte. Il guasto si è risolto poco prima della mezzanotte ed era iniziato attorno alle ventuno. Per il disservizio di sono state ripercussioni anche in scali di altre regioni. L’Enav precisa: «il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero Tim. L’avaria ha interessato sia il collegamento principale sia quello di riserva della rete operativa Enet, che collega in modo ridondato tutti i siti Enav».
«Ieri abbiamo lavorato per far ripristinare il sistema in raccordo con Enav a garanzia della tutela dei passeggeri, ora parte l’indagine per capire le origini dell’avaria ed attuare le azioni atte a scongiurare il ripetersi del problema», ha riferito all’Ansa il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, ricordando che l’Ente «ha un ruolo di vigilanza su Enav», l’Ente nazionale assistenza al volo che gestisce il traffico dei cieli.
«Abbiamo fatto in modo - ha proseguito Di Palma - che i passeggeri fossero assistiti dalle società di gestione. Da lunedì si faranno le analisi per capire cosa è successo. Sembra sia stato un problema di decadimento della trasmissione dati addebitabile a soggetti che lavorano a supporto di Enav in un sistema molto complesso». Il rateo zero, cioè il blocco di decolli ed atterraggi, ha sottolineato il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, «è stato adottato nella serata di sabato quando il sistema era in sicurezza. In un paio d’ore tutto è ripartito al meglio, la notte ha aiutato ad evitare eccessivi disservizi».
A Milano, la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa, ha fatto scattare il «piano contingency»: sono state allestite oltre duecento brandine per i passeggeri in attesa di poter partire, è stata organizzata la distribuzione di acqua e chiesto a ristoranti e bar dei terminal di restare aperti oltre l’orario di chiusura (che normalmente è fra le 22 e mezzanotte). Una decina i voli cancellati nei due aeroporti. A Torino Caselle 8 i voli cancellati ed altri 4 dirottati.
Al Caravaggio, fa sapere Sacbo, sono state 33 le tratte che nella serata di sabato hanno subito disagi, di cui 17 voli in partenza da Orio cancellati e 16 voli in arrivo a Bergamo dirottati su altri scali italiani, ma anche internazionali.
In settimana, ha assicurato Di Palma, «consegneremo al governo un report completo su quanto accaduto. Bisognerà approfondire seguendo tutta la filiera che compone il sistema e che non è riferibile solo ad Enav, ci sono dei soggetti esterni», L’indagine servirà anche a verificare se il traffico aereo ha corso rischi nella gestione della «contingency».
L’amministratore delegato di Enav, Pasqualino Monti, respinge le critiche. «In un momento critico come quello di ieri, benché non imputabile ai sistemi Enav - sottolinea - i nostri ingegneri e i nostri tecnici sono intervenuti in tempi straordinari e hanno risolto un problema del provider Tim. Chi polemizza per mestiere su episodi del genere, che possono accadere, dimentica che, quando si tratta di traffico aereo non si parla solo del fondamentale diritto alla mobilità ma soprattutto di vite umane che in nessun modo possono essere messe in pericolo. Parlare di vulnerabilità del sistema di controllo è da irresponsabili o, nella migliore delle ipotesi, da chi ignora la materia cercando la sola strumentalizzazione».
«Nel rilevare che il funzionamento del radar dipende da diversi sistemi riferibili a differenti operatori e sulla base delle informazioni in nostro possesso - si legge in una nota -, Tim si considera estranea ai fatti. Confidiamo che le analisi in corso stabiliranno la catena di responsabilità anche nell’ottica che l’accaduto non possa reiterarsi». A quanto si apprende, inoltre, sembra che sabato sia stato registrato un traffico anomalo di volume di dati nella rete coinvolta dai disagi. «Quando si tratta di traffico aereo non si parla solo del fondamentale diritto alla mobilità ma soprattutto di vite umane che in nessun modo possono essere messe in pericolo - ha spiegato l’a.d. di Enav, Pasqualino Monti -. Parlare di vulnerabilità del sistema di controllo è da irresponsabili o, nella migliore delle ipotesi, da chi ignora la materia cercando la sola strumentalizzazione».
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