
Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 22 Ottobre 2025
Addio alla volontaria delle adozioni a distanza di Caritas
IL RICORDO. Anna Licini, per più di un quarto di secolo è stata una presenza discreta ma fondamentale, dedicandosi, fino al 2018, con passione al servizio delle adozioni a distanza, uno dei progetti più longevi e significativi della Caritas diocesana bergamasca.
È mancata lunedì scorso, all’età di 87 anni, Anna Licini, storica volontaria della Caritas di Bergamo per oltre 25 anni. Per più di un quarto di secolo è stata una presenza discreta ma fondamentale, dedicandosi, fino al 2018, con passione al servizio delle adozioni a distanza, uno dei progetti più longevi e significativi della Caritas diocesana.
Nel suo ufficio, tra fotografie di bambini, lettere e schede di adozione, Anna ha intrecciato innumerevoli storie di solidarietà. Si occupava di tutto: dall’invio delle foto e dei rapporti ai donatori, alla cura delle corrispondenze, fino al mantenimento dei contatti con i donatori. Un
«Voglio solo dire grazie ad Anna per tutto quello che ha fatto per la Caritas. È sempre stata presente, delicata, tenera, attenta. Ci metteva il cuore, sempre»
lavoro paziente e di relazioni, svolto con la precisione di chi sentiva quel servizio come una vera missione. Don Roberto Trussardi, direttore della Caritas di Bergamo, che sarà presente alle esequie, ha voluto esprimere un pensiero di riconoscenza: «Voglio solo dire grazie ad Anna per tutto quello che ha fatto per la Caritas. È sempre stata presente, delicata, tenera, attenta. Ci metteva il cuore, sempre. Ha creduto fino in fondo nello spirito della Caritas, nell’importanza di costruire legami e di far sentire la vicinanza della nostra comunità anche a chi vive lontano».
«Era un mito - ricorda Giacomo Angeloni, assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo e per anni dipendente della Caritas - Ha gestito e preso a cuore migliaia di adozioni a distanza, dedicandosi a un lavoro di relazioni e di umanità. L’ho sempre vista in quell’ufficio, sorridente, accogliente, pronta ad ascoltare e a dare una mano. Una bellissima persona, una bella storia di vita donata agli altri, che resterà nel cuore di tutti». Dietro la sua dedizione c’era una vita semplice e piena, sorretta dagli affetti. I figli Paolo e Stefano la ricordano con amore e gratitudine: «Mamma lavorava in un negozio di articoli sportivi e quando è andata in pensione ha deciso di dedicare il suo tempo agli altri. Si è avvicinata al mondo del volontariato e ha trovato nella Caritas un luogo dove costruire relazioni e sentirsi utile. A quella realtà dava la priorità assoluta, anche davanti ai suoi impegni giornalieri o agli hobby che aveva iniziato a coltivare, come le escursioni in montagna con le amiche. È stata una mamma e una nonna straordinaria, sempre pronta a dare».
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