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LE INDAGINI. Il 59enne bergamasco autore dell’accoltellamento di piazza Gae Aulenti sarà sentito dai giudici.
Milano
Sarà interrogato nella mattinata di giovedì 6 novembre dalla gip Rossana Mongiardo, Vincenzo Lanni, il 59enne accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto abusivo di arma, ossia il coltello acquistato la scorsa settimana, con cui lunedì mattina, in piazza Gae Aulenti ha pugnalato alla schiena Anna Laura Valsecchi, una manager di Finlombarda, poi salvata dai medici di Niguarda.
L’uomo, fermato una dozzina di ore dopo l’accoltellamento con un colpo solo, fulmineo, al pm Cristina Ria e ai carabinieri, ha spiegato di aver scelto « un luogo simbolo del potere economico » e una donna a caso e che non conosceva, per colpire «il contesto» additato come il responsabile del suo «licenziamento».
La giudice Mongiardo dovrà poi decidere sulla richiesta di convalida del fermo e di applicazione della misura cautelare del carcere.
L’uomo, con problemi psichiatrici, 10 anni fa, nella Bergamasca, zona dove viveva e lavorava come programmatore informatico, aveva tentato di uccidere due pensionati e aveva intenzione, come lui stesso aveva detto, di aggredire una jogger poi scampata al peggio. Era stato condannato a 8 anni e a tre anni in misura di sicurezza in una strutta protetta.
Era finito in carico alla comunità Exodus, nel Varesotto, dove poi, dopo essere stato giudicato non più socialmente pericoloso, è rimasto da libero fino a giovedì scorso , quando è stato allontanato per cattiva condotta. Un iter questo su cui la Procura sta effettuando approfondimenti, così come sta ricostruendo pure l’episodio del 2023: mentre era in libertà vigilata era stato fermato dalla Polfer alla stazione di Varese con un coltello nello zaino. Venne rilasciato e denunciato a piede libero
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