Da Colombia e Svezia per il lavoro: Automha si allea con due università

IL TIROCINIO. L’ingegnere Carlos Hernandez, 22 anni, dalla Pontificia Universidad Javeriana di Cali a Bergamo. L’azienda: in Italia pochi percorsi legati all’automazione.

Carlos Hernandez ha 22 anni, è colombiano di origine, ed a febbraio del 2022 è arrivato in terra bergamasca per uno stage in un’azienda. Da allora la sua vita è cambiata ed ora Hernandez vive e lavora a Bergamo, dipendente dell’ufficio di produzione di Automha, azienda specializzata nella realizzazione e progettazione di magazzini industriali con sede ad Azzano San Paolo che per reperire personale ha attivato collaborazioni con atenei stranieri,

dalla Colombia alla Svezia. Il giovane ingegnere colombiano è entrato in azienda grazie ai tirocini extracurricolari che la realtà orobica ha attivato con le università internazionali. «Avere personale straniero, espressione di altre culture e territori è arricchente - spiega Anna Maccarone, responsabile del personale in Automha, che chiarisce - La necessità di attivare questi tirocini internazionali risponde anche a un’esigenza di personale che in Italia manca, perchè pochi sono gli iscritti ai percorsi in automazione».

«Credo di essere stato fortunato, - racconta Hernandez -: non è mai facile arrivare in un Paese nuovo, abituarti alla cultura e alla lingua, ma al quinto anno di ingegneria industriale in Colombia volevo un’esperienza all’estero: non pensavo che dopo sei mesi mi avrebbero proposto l’assunzione». Il percorso del giovane ingegnere lo ha visto operare in produzione per 2 mesi per conoscere le macchine, poi in ufficio per apprendere la pianificazione della produzione. «Ci ha colpito la sua grande volontà, la passione per il lavoro e nell’apprendere la lingua» spiega Maccarone, mentre Hernandez, sorridendo aggiunge: «Quando ho fatto il colloquio mi avevano detto che parlare in inglese bastava, poi in realtà mi parlavano tutti in italiano: ora i sudamericani che conosco qui dicono che parlo italiano con l’accento bergamasco».

Quella con la Pontificia Universidad Javeriana di Cali non è l’unica collaborazione avviata da Automha con università internazionali e l’ingegnere colombiano non è il solo ad essere stato assunto dall’azienda dopo uno stage, come spiega Maccarone: «Stiamo per rinnovare l’accordo anche con un ingegnere svedese di origini arabe proveniente dalla YH Academy AB di Falun, vicino a Stoccolma. In lui, - precisa la responsabile risorse umane, - notiamo una maggior capacità operativa rispetto ai ragazzi che studiano da noi, che hanno una splendida e valida preparazione teorica, ma meno concretezza». L’obiettivo resta quello di replicare l’esperienza attivando collaborazione con più Paesi possibili per supportare la crescita dell’azienda che conta 130 dipendenti nella sede di Azzano e 280 complessivamente con le filiali produttive in Canada e Cina e quelle commerciali in Spagna e India.

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