Economia / Bergamo Città
Lunedì 08 Gennaio 2024
Fondi di Coesione Ue, ecco tutti i finanziamenti per la Bergamasca
I PROGETTI. Nuove infrastrutture e riqualificazioni di aree: così l’Unione Europea è intervenuta sostenendo il territorio. La più sostanziosa prima tranche (235 milioni) integrata dalla seconda, per ora di 2 milioni.
La riqualificazione dello svincolo nei pressi del casello autostradale, i lavori al nodo di Pontesecco e le varianti alla SS 42 a Verdello e a Trescore. Ma anche le prime, sostanziose tranches per il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio e per il raddoppio Ponte San Pietro-Montello e alcune opere per la messa in sicurezza del territorio nelle valli, a Taleggio, Branzi e Isola di Fronda. In tutto 235 milioni di euro.
Non c’è solo il Pnrr a finanziare le grandi infrastrutture e i progetti di riqualificazione delle aree interne della provincia bergamasca. Alcuni dei progetti che in questi mesi stanno concludendosi hanno potuto vedere la luce grazie anche ai finanziamenti del Fondo di Coesione che l’Unione Europea ha stanziato per l’Italia e che il Governo ha girato alla Regione attraverso il Patto per la Lombardia sottoscritto dal premier di allora, Matteo Renzi, e dal presidente della Regione Roberto Maroni. Per la prima volta in quell’occasione fu data la possibilità anche alle Province di avanzare alcune proposte rispetto alle opere prioritarie di cui i territori avevano bisogno.
Bergamo, i finanziamenti del fondo di coesione. Video di Sergio Cotti
Di recente un nuovo «patto» del valore complessivo di 1,8 miliardi di euro, relativamente ai fondi messi a disposizione per il settennato 2021-2027, è stato firmato dalla premier Giorgia Meloni e dal Governatore lombardo Attilio Fontana. Al momento l’unica voce che riguarda direttamente la Bergamasca – al netto dei fondi destinati all’acquisto di nuovi treni, che interesseranno anche le linee di casa nostra – è rappresentata da un’integrazione di 2 milioni di euro messi a disposizione del progetto «Spazi_ARE» del Comune di Bergamo (per iniziative di rigenerazione urbana a Monterosso, Conca Fiorita e Valtesse), per il quale nel 2021 erano stati previsti finanziamenti per 15 milioni di euro cofinanziati dalla Regione, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo.
La lista delle opere finanziate negli anni scorsi e che nel frattempo hanno preso forma (o che sono in fase di realizzazione), è lunga: dai 25 milioni per il rondò dell’A4 ai 21 milioni per la variante Trescore-Entratico e per la riqualificazione strada provinciale di Comun Nuovo, fino ai 3,4 milioni per il nodo di Pontesecco, al milione e 400mila euro per la sostituzione del ponte Bailey di Taleggio, lungo la strada provinciale 24. Il Patto per la Lombardia ha finanziato per 10,5 milioni anche il primo lotto per la variante alla SS 42 a Verdello (inaugurato esattamente un anno fa) e altri tre interventi nelle valli, la messa in sicurezza di un tratto della ex SS 671 a Ponte Nossa (per 897mila euro) e due progetti di rafforzamento delle protezioni antivalanga a Isola di Fondra e Branzi (rispettivamente per 785mila e 379mila euro).
La coesione economica, sociale e territoriale è uno degli obiettivi dell’Unione europea, che tende in questo modo a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite (si parla di aree montane o insulari).
L’Europa, attraverso il Patto per la Lombardia, ha sostenuto (e non poco) anche il raddoppio Ponte-Montello, finanziando i primi 70 milioni di euro, e il treno per Orio con altri 102 milioni di euro. I cantieri di questi ultimi due progetti partiranno a breve sotto il cappello del Pnrr (che ha finanziato un’altra quota di lavori).
La coesione economica, sociale e territoriale è uno degli obiettivi dell’Unione europea, che tende in questo modo a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite (si parla di aree montane o insulari).
Il piano europeo 2021-2027
L’attuazione del piano europeo 2021-2027 è piuttosto articolata e passa attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR); il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), profondamente innovato rispetto al precedente ciclo 2014-2020 e destinato a sostenere l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, sostenere l’occupazione e creare una società equa e socialmente inclusiva; il Fondo di coesione (FC), istituito per l’erogazione di contributi finanziari a progetti in materia di ambiente e di reti transeuropee nel settore delle infrastrutture di trasporto, e il Fondo per la giusta transizione (JTF), un nuovo strumento della politica di coesione 2021-2027, primo pilastro del meccanismo per una transizione giusta nel contesto del Green Deal europeo. Gli stanziamenti complessivi della Ue per la politica di coesione 2021-2027 sono pari, in termini di impegni, a 392 miliardi di euro. Di questi 43 miliardi e 130 milioni saranno destinati all’Italia. Considerando le risorse del cofinanziamento nazionale, pari a circa 32,4 miliardi, lo stanziamento totale della politica di coesione per il ciclo 2021-2027, programmato nell’ambito dell’Accordo di partenariato con l’Italia, raggiunge i 75,5 miliardi di euro.
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